Mozione: STOP alle bombe nucleari in Italia

Nuclear war forcetoknow.com da anconabenecomune.it

Ci auguriamo che iniziative analoghe siano promosse in tutte le sedi istituzionali, in Parlamento, nelle regioni e nelle amministrazioni locali.

OGGETTO: Per il rispetto del Trattato di non proliferazione nucleare.

Il Consiglio comunale (di Ancona) ricordato che:

– secondo i dati forniti dalla Federation of American Scientists (FAS), Federazione degli scienziati americani, l’Italia custodisce il più alto numero di armi nucleari statunitensi schierate in Europa, settanta ordigni B-61 su un totale di centottanta, presenti nelle basi militare di Ghedi-Torre e di Aviano;

– è stata ufficialmente autorizzata dalla National Nuclear Security Administration (NNSA) la B61-12, nuova arma con una testata nucleare dalla potenza media pari a quella di quattro bombe di Hiroshima;

– foto satellitari, pubblicate dalla FAS, mostrano le modifiche già effettuate nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre per installarvi le B61-12;

– l’Italia, che fa parte del Gruppo di pianificazione nucleare della North Atlantic Treaty Organization (NATO), mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma anche piloti italiani che, dimostra la FAS, sono addestrati all’attacco nucleare sotto comando Usa con i cacciabombardieri Tornado schierati a Ghedi;

– anche i previsti caccia F-35 destinati all’aeronautica italiana saranno integrati, come annunciato dall’U.S. Air Force, con la B61-12.

Considerato che:

– in tal modo sarebbe violato il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, il quale all’articolo 2 stabilisce: “Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, s’impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente”;

– tali nuovi armamenti abbasseranno ulteriormente la soglia nucleare, rendendo più probabile un attacco atomico;

– con la presenza simultanea sul territorio di B61-12, F-35 e della stazione Mobile User Objective System (MUOS), sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati Uniti d’America, l’Italia, in un preoccupante quadro di corsa al riarmo atomico, diventa un bersaglio prioritario di un’eventuale rappresaglia nucleare.

Impegna la Giunta comunale a richiedere al Governo di rispettare il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari e, attenendosi a quanto esso stabilisce, far sì che gli Stati Uniti rimuovano immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.

FRANCESCO RUBINI FILOGNA
STEFANO CRISPIANI
Gruppo Consigliare SEL-Ancona Bene Comune