L’Italia deve essere liberata dalle armi nucleari

caveau nucleareda Sputnik News

Questa è la parola d’ordine del Comitato No Guerra No Nato e del Convegno “Il ruolo della Nato Nella Guerra Mondiale a Pezzi”. C’è qualcuno in Parlamento disposto a chiederlo senza mezzi termini?

Sabato 11 giugno si è tenuto nel Convento di San Niccolò a Prato il convegno ‘Il ruolo della Nato nel corso della terza guerra mondiale a pezzi’, organizzato dal Comitato No Guerra No Nato, Pax Christi, la Comunità le Piagge, l’associazione culturale Mosaico di Pace, l’Unione Suore Domenicane San Tommaso D’Aquino.

Dopo le relazioni di Rosa Siciliano, direttore responsabile di Mosaico di Pace, del missionario comboniano Padre Fernando Zollo, di Franco Dinelli di Pax Christi, di Manlio Dinucci, Giulietto Chiesa e Giuseppe Padovano per il Comitato No Guerra No Nato, di di don Alessandro Santoro della Comunità Le piagge e di Suor Stefania Baldini, si è svolto un ampio dibattito con il pubblico arrivato da più parti d’Italia.

L’assemblea così costituita ha convenuto di lanciare a tutti i parlamentari italiani e ai rappresentanti delle istituzioni elettive, alle associazioni e ai partiti, un appello che chieda al governo italiano di rispettare il trattato di non proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, il quale stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari, né il controllo su tali armi, direttamente o indirettamente» (Articolo 2). Ciò significa respingere la richiesta degli USA di installare in Italia le bombe atomiche B61-12 (nuova versione delle già esistenti B61-12, circa 70 tra Aviano e Ghedi-Torre).

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