I comunisti russi chiedono sanzioni contro Hillary Clinton

pcfr Flagdi Redazione

I deputati del Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF), attraverso una lettera indirizzata direttamente al presidente Vladimir Putin e una mozione rivolta al ministro degli Esteri Lavrov, chiedono il varo di sanzioni contro alcune personalità statunitensi che sarebbero coinvolte nel rapimento, avvenuto nel 2011 in Liberia, e nella seguente estradizione e incarcerazione negli Stati Uniti, di un pilota russo, Konstantin Yaroshenko. Tra questi cittadini statunitensi, che ricoprono cariche importanti nell’amministrazione del paese, c’è anche Hillary Clinton, oggi candidata per il Partito Democratico alla corsa presidenziale, che, al momento della cattura di Yaroshenko, ricopriva la carica di Segretario di Stato.

I deputati comunisti sostengono che l’episodio non poteva non essere a conoscenza di Hillary Clinton, visto il ruolo di massimo rilievo che rivestiva allora nella conduzione della politica estera statunitense.


“E’ chiaro che le nazioni più deboli rimangono silenti quando gli Stati Uniti infrangono i diritti dei loro cittadini, ma la Russia è un paese forte che può e deve proteggere i suoi cittadini in qualunque parte del mondo… Dobbiamo affrontare la questione del rilascio di Yaroshenko in tutti i colloqui con la parte americana, senza eccezione alcuna, ed esercitare pressione su di loro, utilizzando anche le sanzioni” –
ha dichiarato il dirigente comunista Serghey Obuchov a Russia Today.

Il pilota russo Yaroshenko sta scontando una condanna a 20 anni di carcere, dopo essere stato accusato di traffico di droga, con prove che si basano essenzialmente sulla testimonianza di agenti statunitensi che agivano sotto copertura sul territorio della Liberia. Va rilevato che dal 2014, Yaroshenko versa in precarie condizioni di salute e nei suoi confronti, secondo le fonti russe, non è mai stata prestata un’assistenza sanitaria adeguata da parte delle autorità USA.