I comunisti dicono no alla presenza militare USA in India

Manohar ParrikarPeoples Democracy, settimanale del Partito Comunista dell’India (Marxista)

Traduzione di Marx21.it

La prima visita a Washington del ministro della Difesa Manohar Parrikar ha portato a varie iniziative riguardanti la cooperazione militare con gli Stati Uniti. La più grave e inquietante è rappresentata dalla volontà espressa dal ministro di concedere agli Stati Uniti l’accesso alle basi militari e ai porti indiani. I resoconti dei media testimoniano che Parrikar ha comunicato al suo omologo statunitense Ashton Carter che il governo indiano ha in mente di aderire all’Accordo di Supporto Logistico (LSA).

Va ricordato che dopo la firma dell’Accordo Quadro India- USA per la Difesa nel giugno 2005, gli Stati Uniti hanno fatto pressione sull’India perché firmasse l’Accordo di Supporto Logistico e il Memorandum per l’Accordo sulla Sicurezza delle Comunicazioni e dell’Informazione (CISMOA). I partiti della sinistra si sono energicamente opposti alla firma dell’Accordo Quadro e degli altri due accordi specifici. L’Accordo di Supporto Logistico permetterebbe alle forze armate USA di utilizzare le basi aeree e i porti navali indiani. L’altro accordo, CISMOA, consentirebbe di integrare le reti di comunicazione delle due forze armate. Se aderisse a tali accordi, l’India si trasformerebbe in un alleato a pieno titolo degli Stati Uniti. Il governo UPA (l’alleanza progressista creata nel 2004, ndt) non procedette alla firma di questi due accordi. Il ministro della Difesa di allora mantenne un atteggiamento di fermezza a tal riguardo.

Il governo del BJP (la destra arrivata al potere con le ultime elezioni, ndt) sembra ansioso di unirsi all’alleanza militare con gli USA. Ci sono state chiare indicazioni in questo senso. Durante la visita di Obama nel gennaio di quest’anno, è stata firmata una Dichiarazione Congiunta che allinea l’India alla strategia degli Stati Uniti nella regione Asia-Pacifico. In nome della sicurezza marittima, l’India si sta coordinando con la flotta degli Stati Uniti nell’Oceano Indiano. Il ministro della Difesa Parrikar è stato il primo ministro della Difesa indiano a visitare il Comando USA del Pacifico nelle Hawaii. Gli Stati Uniti sono diventati il maggiore fornitore di equipaggiamenti per la difesa.

L’Accordo Quadro India-USA per la Difesa è stato rinnovato nel giugno di quest’anno per altri dieci anni. E’ in questo contesto che gli Stati Uniti hanno ancora una volta esercitato pressione sull’India perché firmi l’Accordo di Supporto Logistico, il CISMOA ed un terzo accordo, l’Accordo di Base per lo Scambio e la Cooperazione (BECA). Il ministro della Difesa Parrikar accettando di discutere la questione e di mantenere la porta aperta ha lanciato un segnale pericoloso sull’eventualità che il governo Modi stia per cedere alle pressioni USA.

Gli americani hanno assunto una posizione in base alla quale le varie componenti di alta tecnologia non potranno essere fornite all’India senza la firma di questi due accordi. Il governo Modi, desiderando coinvolgere gli Stati Uniti nella produzione congiunta di equipaggiamento per la difesa, è sempre più persuaso a compromettere la sovranità nazionale e l’integrità delle forze armate.

Permettendo alle forze armate degli Stati Uniti di usare i porti navali e le basi aeree per  i servizi,  il rifornimento di carburante e la manutenzione, si sta segnando una rottura radicale con lo status indipendente del paese che non prevede la partecipazione a qualsiasi alleanza militare. Gli sforzi per rendere operativi e integrare i sistemi delle due forze armate inseriranno le forze armate indiane nelle strutture di difesa americane.

Il governo BJP non deve firmare questi accordi che limiteranno la sovranità dell’India, comprometteranno la sua autonomia strategica e la renderanno un alleato militare subalterno degli USA.