Gli attentati di Parigi potevano essere evitati?

parigi attacconovembre2015 stadioda reseauinternational.net
Traduzione di Simone Crinò per Marx21.it

Gli aspetti riguardanti lo svolgimento degli attentati di Parigi, il bilancio delle vittime, così come la descrizione degli attentati, sono stati già abbondantemente trattati sulla stampa internazionale. Non parlerò quindi dell’alto potenziale di terrorismo che esiste attualmente in Francia né degli errori in politica estera commessi dal presidente François Hollande che hanno amplificato questo potenziale terroristico.

‘E’ per la Siria’, sarebbe il messaggio inviato dagli Jihadisti.

Circa 10000 cittadini europei hanno ricevuto una formazione specifica per combattere in Siria, diventando dei combattenti islamisti. Una volta ritornati nel loro paese d’origine, non vengono sorvegliati dai loro servizi d’intelligence, di modo che questi ottengano, dai loro sponsor del Golfo, l’incarico di reclutare migliaia di europei musulmani, sui quali esercitano un’influenza attraverso l’indottrinamento islamista (chiamato ‘potenziamento della forza morale’) per trasformarli al momento adatto in terroristi.

Per esempio uno degli assalitori del giornale Charlie Hebdo, il 7 gennaio 2015, avrebbe seguito, nel 2011, un percorso di formazione militare in un campo islamista di Al Quaida in Yemen, senza andare in Siria. Di conseguenza, l’esportazione del terrorismo di cui è affetta ora la Francia, ha un unico e chiaro punto di partenza: il reclutamento, la formazione, l’indottrinamento e l’armamento dei mercenari islamici da parte di Arabia Saudita e Qatar, sostenuti entrambi dagli Stati Uniti. Washington è conosciuta per azioni di questo tipo che hanno creato Al Queda, e la Casa Bianca le ha utilizzate per raggiungere i suoi obiettivi geostrategici durante gli ultimi 15 anni.

Approfittando del semaforo verde concesso dagli Stati Uniti per mettere ordine nelle aree musulmane  del Golfo, le due monarchie medievali hanno ampiamente generato l’instabilità in Siria per rovesciare il presidente Bashar Al Assad e islamizzare lo stato  laico siriano. Finché la fonte del male, situata nel Golfo, rimane attiva, continuerà a produrre incessamente terroristi. I terroristi hanno come obiettivo prioritario i paesi europei.

Il presidente François Hollande ha provato  a impedire la propagazione terrorista, di modo da proteggere i cittadini francesi da queste conseguenze? Nella seconda metà del 2012, l’esercito nazionale siriano ha cambiato l’equilibrio delle forze lanciando un’offensiva per recuperare i territori occupati dai ribelli islamici. L’esercito siriano aveva liberato Deraa (situata a 10 km dalla frontiera sud con la Giordania e a 30 km dalla frontiera est con Israele), rendendo sicura una striscia di frontiera con al Turchia, lunga circa 50 km, situata a nord della Provincia di Lattaquié (sulla parte mediterranea) attraverso la quale i ribelli venivano approvvigionati con armi e munizioni. L’esercito siriano fedele a Bachar al Assad aveva lanciato l’operazione offensiva ‘Tempesta del Nord’, con l’obiettivo di liberare la provincia di Aleppo nel nord ovest della Siria. Ricordiamo che gli Stati Uniti con l’Arabia Saudita e altri satelliti americani del Medio Oriente, erano sul punto di far evacuare i ribelli ‘moderati’ in Siria.

Poco dopo, il 2 novembre 2012, la segretaria di stato Hillary Clinton ha fatto una visita in Croazia, che ha portato a una consegna massiccia di armi anticarro ai ribelli siriani fra il 14 dicembre 2012 e il 18 febbraio 2013. Il trasporto di armi si è svolto con degli aerei Il -76TD della Compagnia Reale Giordana ”Jordanie International Air Cargo”. Allo stesso tempo, l’Arabia Saudita ha esportato delle grandi quantità di munizioni in Ucraina, che sono state poi fornite ai ribelli islamisti siriani. Contemporaneamente, la stampa occidentale ha partecipato  volontariamente alle operazini psicologiche (‘OPSPSY’), con delle finzioni hollywoodiane per generare la simpatia del pubblico verso i ribelli ‘tagliatori di teste’ in Siria. Il massimo della messa in scena dei media occidentali è stato raggiunto riguardo all’utilizzo di armi chimiche (gaz sarin)  da parte dell’esercito siriano contro i civili. Versione che è stata smontata perfino dai militari esperti dell’esercito americano, i più probabili responsabili dell’uso di gas sarin, essendo i ribelli islamisti ‘moderati’ sostenuti dagli Stati Uniti.

Tutti questi elementi hanno avuto lo scopo di preparare l’opinione pubblica per l’inizio dei raid aerei sull’esercito siriano, voluti dal presidente Barack Obama nel settembre 2013, ai quali si è immediamente aggregato il presidente François Hollande mediante l’invio della portaerei Charles De Gaulle nell’est del Mediterraneo, senza che nessuno glie l’avesse chiesto. Per quanto l’esercito siriano sia il solo a combattere i mercenari islamici per provare a sradicarli, un’ondata di attacchi terrorisitici ha scosso l’Europa. Gli attacchi aerei sono stati annullati all’ultimo minuto grazie all’enorme sforzo diplomatico della Russia. Dal 2013 ad oggi, la posizione del presidente Françoi Hollande di fronte a Bachar al Assad è rimasta la stessa. Vuole rimpiazzarli con dei terroristi islamici, nonostante abbia visto recentemente centinaia di civili, soprattutto donne, messe in gabbia da parte dei ribelli ‘moderati’ che si sostiene vengano usate come scudi umani nella periferia di Damasco, per evitare i bombardamenti aerei russi.

Gli attacchi aerei russi che puntano, come l’esercito siriano, a rimuovere il cancro del terrorismo islamico in Siria, sono stati considerati da Hollande e dai media francesi asserviti agli interessi americani, come qualcosa di estremamente dannoso per la Francia. E’ questo stesso François Hollande che ha privato la Russia di due porta-elicotteri Mistral, che i russi avevano già pagato, grazie ai quali i suoi elicotteri di attacco  Ka-52 K avrebbero aiutato a neutralizzare i ribelli islamici in Siria. Dal suo punto di vista, François Hollande non ha fatto nulla durante questi due anni per evitare gli attacchi terroristici che hanno scosso la capitale francese.