Gli attentati sono una conseguenza della politica francese ambigua contro il terrorismo

polizia franciadi Michel Collon
da www.michelcollon.info

Traduzione di Marx21.it

La Francia e gli Usa hanno sostenuto i terroristi in Afganistan, ora questo si è rivoltato contro la Francia, spiega Michel Collon in un’intervista a Russia Today

RT : Più di una dozzina di paesi, soprattutto la Francia, hanno preso parte ai bombardamenti contro lo Stato Islamico. Se è stato veramente Daesh che ha eseguito questi attacchi a Parigi, perché hanno scelto la Francia come obiettivo?

Innanzitutto, la Francia ha sostenuto il terrorismo con gli Stati Uniti, ma ora questi terroristi hanno la propria agenda, sono andati troppo lontani. Perché esiste una resistenza in Siria, in Medio Oriente, c’è un intervento russo.. è per questo che hanno compreso ora che l’occidente aveva una politica molto ambigua verso il terrorismo, quando per esempio Laurent Fabius (ministro degli esteri) sosteneva che il Fronte al-Nusra stava facendo un buon lavoro.

Penso ora che queste persone si sentano tradite e si rivoltino contro la Francia

Ma non è niente di nuovo. Questa storia comincia nel 1979, quando Brzezinski, che era a capo della diplomazia americana, armò, formò e inviò in Afganistan Bin Laden e quel tipo di terroristi. Poi, hanno usato questo tipo di terrorismo in Jugoslavia, in Iraq, nel Caucaso, in Libia, in Siria. É una politica diffusa e sfortunatamente l’attitudine degli Stati Uniti di bombardare i terroristi è molto recente e molto limitata. Noi abbiamo davvero bisogno di un’analisi equilibrata di questo fenomeno.

Il gruppo terrorista ha promesso di farla pagare alla Francia per i suoi raid aerei in Siria e in Irak. Le autorità francesi avrebbero potuto prepararsi meglio?

Non sono uno specialista di servizi segreti. Il problema non è solo quello di sapere se è possibile fermare questo tipo particolare di terrorismo. Ancora una volta, non sono uno specialista. Ma penso che la preparazione di cui abbiamo bisogno sia diversa. Il problema è che in Francia e in Europa occidentale non c’è un vero dibattito sulla politica portata avanti da Israele verso i Palestinesi. Non c’è una vera politica per sapere se noi – la Francia, il Belgio e altri – abbiamo il diritto di creare dei muri in paesi come la Libia o la Siria. Abbiamo il diritto di decidere chi deve dirigere questi paesi? Abbiamo il diritto di sostenere il terrorismo per ottenere un cambio di regime? Non si parla di questo in Francia, né del problema di Israele, e ciò fa sì che molte persone, dei giovani purtroppo, non si fidino più dei mass media, o che non credano più alla possibilità di un dibattito e alla possibilità di esprimersi democraticamente in questo dibattito. É così che vengono manipolate le persone, tutti sanno chi le manipola, sono i sauditi, gente che mette loro nella testa idee stupide che non hanno niente a che vedere con l’islam e che li utilizzano come marionette. É il solo modo di prevenire questo tipo di eventi.