In Sudafrica la riunione preparatoria del X Vertice dei BRICS

brics camminodi Carlos Lopes Pereira
da avante.pt

Traduzione di Mauro Gemma

Il 10 ° Vertice dei BRICS si svolgerà a Johannesburg dal 25 al 27 luglio, quando il Sudafrica assumerà la presidenza annuale di questo gruppo di cui fanno parte alcune delle più importanti economie emergenti. L’incontro del blocco che unisce Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica avrà come motto “BRICS in Africa: collaborazione per la crescita inclusiva e la prosperità condivisa nella quarta rivoluzione industriale”.

I ministri degli esteri di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica si sono incontrati a Pretoria all’inizio di questo mese per preparare il summit. Ilsa Rodriguez, giornalista di Prensa Latina, ha reso pubbliche le conclusioni di questo incontro.

I rappresentanti dei cinque stati hanno messo in evidenza l’attività dei BRICS nell’arco di un decennio. Hanno ribadito il loro impegno ad attuare i risultati dei precedenti vertici, nonché la loro intenzione di rafforzare la cooperazione tra di loro e di estenderla ad altri paesi in via di sviluppo in Africa, Asia e America Latina.

Hanno ribadito il loro impegno nei confronti delle Nazioni Unite quale organismo internazionale multilaterale responsabile del mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo, della promozione dello sviluppo globale e la protezione dei diritti umani. Hanno concordato sulla necessità di una riforma delle Nazioni Unite, compreso il suo Consiglio di sicurezza, allo scopo di rendere l’ONU più rappresentativa ed efficace nel rispondere alle sfide globali.

Tra le questioni affrontate c’è il rinnovato impegno dei BRICS per l’attuazione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030.

Un altro argomento discusso riguarda gli accordi sui cambiamenti climatici e l’entrata in vigore del trattato di Parigi e un appello ai paesi sviluppati perché rispettino i loro impegni.

I ministri della BRICS hanno sottolineato l’importanza di un’economia globale aperta e inclusiva che consentirebbe a tutte le nazioni di beneficiare del commercio globale. E hanno respinto la nuova ondata di protezionismo e le misure unilaterali incompatibili con l’Organizzazione mondiale del commercio. Queste misure mettono in pericolo il commercio internazionale e la crescita economica globale.

Hanno espresso la loro volontà di promuovere un’architettura di governance economica più efficace in tale contesto, che rifletta il panorama globale e dia più voce e rappresentatività ai paesi emergenti e alle economie in via di sviluppo.

Hanno anche dedicato attenzione alle questioni relative al terrorismo e ai conflitti in varie parti del mondo.Hanno espresso preoccupazione per i continui attacchi terroristici, alcuni dei quali nei loro paesi, e hanno condannato tutte le loro forme e manifestazioni.

Per quanto riguarda il Medio Oriente, hanno sostenuto la creazione di uno Stato palestinese indipendente e vitale che possa vivere in pace e sicurezza con il suo vicino Israele.

La crisi umanitaria in Yemen, le conseguenze dell’aggressione militare contro questo paese, il processo di riconciliazione nazionale in Afghanistan e l’urgenza di una soluzione politica in Siria che salvaguardi la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di quel paese, sono stati pure parte delle discussioni.

La riunione preparatoria del vertice ha anche chiesto il rispetto dell’accordo nucleare firmato dall’Iran e da altri paesi, ma che gli Stati Uniti hanno rotto unilateralmente. Ha accolto con favore le iniziative in corso mirate alla denuclearizzazione e alla pace nella penisola coreana.