Forum siro-iraniano per rafforzare la cooperazione scientifica, economica e tecnologica

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Traduzione di Guido Benni

Martedì a Damasco si è tenuto un forum di affari tecnologici che ha riunito i manager e i rappresentanti di una quarantina di società iraniane di vari settori tecnici, medici, ingegneristici e industriali con i capi e i rappresentanti di una serie di istituzioni scientifiche, di attività economiche e di ricerca siriane.


Il forum, organizzato dall’Iranian Center for Advanced Technology / The Iranian House of Creativity and Technology, si è tenuto presso lo Sheraton Damascus Hotel. È stato proiettato un film sulle tecnologie iraniane nei settori medico, ingegneristico e industriale e sugli sviluppi che li hanno seguiti.

Il ministro dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica, Bassam Ibrahim, ha affermato in un discorso che la Siria non vede l’ora di sviluppare le sue relazioni con l’Iran e di firmare ulteriori accordi a livello scientifico, commerciale, economico e industriale, salutando il progresso scientifico che l’Iran ha raggiunto nel campo della produzione di nanotecnologie, conquistando il primo posto nella regione e il quarto nel mondo.

La vicepresidente iraniana per gli affari scientifici e tecnici, Sorena Sattari, ha parlato delle esperienze scientifiche dell’Iran negli ultimi anni e del ruolo delle risorse umane specializzate nel spostare la sua economia verso un’economia moderna e sviluppata che sia in grado di affrontare l’ingiusto blocco occidentale.

Abbiamo un desiderio illimitato di scambiare tecnologie con la Siria, e la cooperazione economica e commerciale tra i due paesi è aperta, e domani apriremo il Centro iraniano per l’innovazione e la tecnologia in Siria”, ha detto la funzionaria iraniana.

Da parte sua, l’ambasciatore iraniano a Damasco, Javad Turkabadi, ha auspicato che l’attuale visita della delegazione iraniana sia un buon passo nel quadro della cooperazione bilaterale in campo tecnologico e contribuisca ad uno sviluppo scientifico, economico e commerciale che avrebbe un positivo riflesso sugli interessi dei due paesi.