Gli Stati Uniti si apprestano a riconoscere uno stato curdo in Siria?

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Gli Stati Uniti hanno annunciato che, nel prossimo futuro, invieranno diplomatici nelle aree sotto il controllo delle forze curde nel nord della Siria, una mossa che sarebbe il primo passo verso il riconoscimento di uno “stato curdo” nel nord della Siria.

Secondo il quotidiano arabo ‘Al-Sharq al-Awsat’, citando un importante funzionario occidentale, che ha preferito l’anonimato, gli Stati Uniti, attraverso la misura recentemente annunciata di inviare altri diplomatici statunitensi nelle zone settentrionali della Siria, cercano di fare il primo passo concreto per riconoscere l’esistenza di uno “stato curdo” a nord del territorio siriano.

Così, secondo il funzionario, Washington cerca di conquistare consigli locali, formare un numero sufficiente di persone per lavorare nelle istituzioni governative (dello “stato curdo”) e fornire i fondi e il capitale necessari per riparare e migliorare le infrastrutture nel aree sotto il controllo delle cosiddette forze democratiche siriane’ (FDS), sostenute dagli Stati Uniti, che occupano in totale un’area che è tre volte più grande del Libano.

Inoltre, ha rivelato che l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta già sviluppando una nuova strategia per la Siria, secondo la quale uno dei principali obiettivi statunitensi faciliterà la creazione di uno stato curdo nel nord della Siria e, in seguito, presterà il suo sostegno diplomatico per essere riconosciuto nel mondo.

Il governo siriano, guidato dal presidente Bashar al-Assad, ha più volte denunciato presunti progetti e gli sforzi degli alleati regionali degli Stati Uniti per dividere il territorio siriano e il suo presunto sostegno a gruppi terroristici come l’ISIS in Siria.