Viviamo tempi difficili e sappiamo che in guerra la prima cosa a morire è sempre la verità. Quando non è palese disinformazione si tratta di servizi o articoli orientati a carpire la benevolenza o l’orrore di chi ascolta, vede, legge..
Anche questo video dei bimbi estratti (vivi per fortuna) da un luogo bombardato, non sfugge a questa logica. In questo caso lo scopo è semplice: fermare la liberazione di Aleppo dai ribelli jihadisti. Quando la battaglia infuria e l’alleanza Siriani, Russi, Iraniani fa progressi diventa necessario demonizzarli e additarli come gli assassini che colpiscono deliberatamente i civili o gli ospedali. Nessuno dice che questi civili, quando non sono le famiglie stesse dei jihadisti, sono usati da costoro deliberatamente come scudi umani. Purtroppo è così: i civili pagano sempre il fatto di essere in mezzo a una battaglia, sia che parteggino per l’una o l’altra parte.
Ma la cosa peggiore è quando queste vittime non sono accidentali ma deliberatamente volute.
Per fare un esempio basta vedere la differenza di trattamento riservata all’odierno video girato dai ribelli e un altro dove il bambino sgozzato non è certo una morte accidentale.