“La questione nazionale in Spagna richiede una soluzione politica e non giudiziaria e repressiva”

catalogna poliziaIl Partito Comunista Portoghese sugli sviluppi in Catalogna

a cura della Redazione di Marx21.it

Il PCP ha reagito con una dichiarazione del suo ufficio stampa, alla condanna da parte delle autorità giudiziarie spagnole a “dure pene detentive” di leader di forze politiche, di membri del Parlamento ed ex membri del governo regionale della Catalogna, a causa la loro partecipazione all’organizzazione del referendum sull’autodeterminazione della Catalogna del 1 ° ottobre 2017 e alla successiva dichiarazione unilaterale di indipendenza.

Il Partito sottolinea che questa decisione, “in quanto parte della linea di coercizione, repressione e soluzione giudiziaria della complessa questione nazionale in Spagna, non solo non contribuisce a trovare una soluzione politica, ma tenderà ad aggravare il problema”.

Per quanto riguarda la questione nazionale in Spagna, il PCP ritiene che debba essere tenuta in considerazione la “complessità derivante dalla storia e dalla realtà attuale di quel paese”. Tuttavia, essa non può trovare una soluzione adeguata se non “nel quadro di una soluzione politica, rispettando la volontà dei popoli spagnoli e, di conseguenza, la volontà del popolo catalano e salvaguardando i diritti sociali e altri diritti democratici di quei popoli”, il che implica necessariamente l’annullamento delle condanne e la conseguente liberazione dei prigionieri.

Il PCP rileva inoltre che la strumentalizzazione dei sentimenti nazionali, la logica del fatto compiuto e l’assenza di una soluzione politica “non possono servire a eludere le responsabilità di tutti coloro che hanno promosso una politica dalle gravi conseguenze sociali – sia in Spagna che in Catalogna. – e i valori reazionari dei settori franchisti, che per decenni hanno oppresso i popoli della Spagna “.