di Enrico Vigna
da civg.it
Dopo gli assalti dei Reparti Speciali albanesi ROSU contro i comuni nel nord del Kosovo del 28 maggio, che ha portato all’arresto di 46 cittadini e al ferimento di alcune decine, tra cui due funzionari dell’UNMIK di cui uno russo, sia a Mitrovica nord che a Zubin Potok, la popolazione serba è scesa in piazza per riaffermare il suo diritto incancellabile a rimanere sulla propria terra e ribadire la volontà che non ci sarà “nessun passo indietro”, pronti anche a dare la vita.