E’ incredibile constatare come l’avanzata elettorale di Corbin, invece di essere attribuita alle sue proposte di politica sociale (che in quel paese bizzarro che è l’Italia verrebbero definite, con la solita superficialità che contraddistingue il nostro provincialismo, di “estrema sinistra”) e alle critiche verso le politiche di guerra della Gran Bretagna volute dagli stessi leader laburisti del passato (a cominciare da Blair, il mito di Renzi e anche di D’Alema), venga attribuita solo a una presunta contrarietà degli inglesi alla Brexit, dopo che lo stesso Corbin era stato accusato di essere stato troppo timido nella difesa del “remain”.
Mauro Gemma, Direttore di Marx21