Brexit: abbiamo scherzato. La decisione del popolo non conta più niente e i mercati esultano

da lantidiplomatico.it

I tre giudici dell’Alta Corte britannica hanno pronunciato oggi una sentenza secondo cui il governo inglese non può invocare l’articolo 50 del trattato di Lisbona, cioè la clausola di recessione dall’Unione, senza prima passare da Westminster. Accettando l’argomentazione dei ricorrenti del Remain, l’Alta Corte ha dichiarato come non sia il governo ma il Parlamento (a stragrande maggioranza per restare nell’Unione Europea) che deve decidere.

Seguirà da parte del governo britannico del primo ministro inglese Teresa May un appello alla Corte suprema contro il verdetto dell’alta Corte, ma chiaramente si apre ora un’impasse istituzionale che allontenerà di molto l’inizio dei negoziati per l’uscita dall’Unione Europea del Regno Unito. Se mai inizieranno a questo punto.

Nigel Farage, ex leader dell’Ukip e principale sostenitore della Brexit, scrive su twitter di temere ogni tentativo di bloccare o ritardare l’azionamento dell’Articolo 50. “Non hanno idea del livello di rabbia popolare che provocheranno”, ha proseguito.

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