Chi vince in Francia?

francia elezioni2015 schedaelettoraledi Fausto Sorini

La sconfitta elettorale del Fronte Nazionale nel secondo turno delle elezioni regionali francesi è solo in apparenza una vittoria politica.

Ci vuol altro per invertire una situazione in cui un francese su due non va a votare; e, tra i votanti, la contestazione anti-sistema e il malcontento dei proletari, dei disoccupati, dei giovani, dei ceti più poveri e colpiti dalla crisi, si orienta in modo maggioritario e crescente verso l’estrema destra. La quale, negli ultimi anni, ha visto in Francia una crescita spettacolare soprattutto in quelle che erano un tempo le roccaforti rosse e proletarie del partito comunista, come il Nord-Pas de Calais.

Non sarà certo una coalizione eterogenea e di sistema come quella tra socialisti e destra alla Sarkozy, guerrafondaia e subalterna al capitalismo, al liberismo, alla Nato e all’Unione europea, che potrà fermare nelle sue fondamenta l’avanzata del FN.

Per fare questo ci vorrebbe, in Francia e in Europa. una sinistra dotata di una forte carica antisistema, comunista, anticapitalistica, contro la guerra e contro l’Unione europea, attenta agli interessi dei popoli e delle proprie nazioni, radicata nel mondo del lavoro, tra i giovani e gli strati popolari; non dominata da un ceto politico piccolo-borghese come ormai è divenuta in gran parte la sinistra europea.

Una sinistra così, con basi di massa, esiste ormai in pochissimi paesi Ue; e questo – forse più di ogni altra considerazione – ci dà la misura della crisi di rappresentanza politica progressiva che viviamo in questa parte del mondo. Non ne usciremo in tempi brevi, senza scossoni e vere e proprie rotture negli equilibri mondiali.