La risalita del petrolio

di Demostenes Floros | da abo.net

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La crescita dell’output di tight oil USA, la diminuzione delle scorte globali e la previsione in crescita per il 2017 della domanda di petrolio, sono tra i fattori che giustificano il trend ascendente dei prezzi

A ottobre, i prezzi del petrolio sono significativamente aumentati per un valore prossimo ai 4-5$/b. Un analogo incremento si era verificato anche nel corso del mese di settembre. Nello specifico, la qualità Brent North Sea ha aperto le contrattazioni a 56,10$/b e le ha chiuse a 61,18$/b, mentre il West Texas Intermediate ha aperto quotando a 50,90$/b per poi chiudere a 54,88$/b. Il 27 ottobre, per la prima volta da due anni a questa parte, il Brent ha quindi oltrepassato la soglia dei 60$/b. Nel momento in cui scriviamo, Brent e WTI stanno rispettivamente prezzando 63,42$/b e 56,89$/b sulla scia dello scontro politico interno concernente la Corona saudita. L’attuale differenziale di prezzo di circa 5-6$/b che sussiste tra il benchmark europeo e asiatico e il riferimento americano è quasi interamente dovuto agli uragani che hanno colpito gli Stati Uniti, il cui effetto principale è stato quello di diminuire la domanda delle raffinerie e, di conseguenza, il prezzo del WTI.

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