La Russia è diventata il primo fornitore di petrolio per la Cina in agosto, sorpassando l’Arabia Saudita

raffineria petrolio russiadi Ma Jingjing
“Global Times”, 22 settembre 2016

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

La Russia è divenuta il maggiore esportatore di petrolio verso la Cina in agosto, con il greggio arrivato al 50% rispetto all’anno precedente, come mostrano i dati ufficiali di giovedì.

Gli ultimi dati della General Administration of Costoms mostrano che l’import di greggio della Cina dalla Russia raggiunge i 4,64 milioni di tonnellate sorpassando l’Arabia Saudita con 4,36 milioni di tonnellate.

Secondo Lin Boqiang, direttore per il Center for Energy Economics Research dell”Università di Xiamen, l’incremento dell’export di petrolio russo in Cina non è una sorpresa. La Russia, infatti, sta provando a ridurre la sua dipendenza dal mercato europeo.

Lin afferma che questo incremento avviene anche perché la Cina prova ad espandere i suoi canali di importazione di petrolio per assicurare la sicurezza energetica. Questo perché la pesante dipendenza dalle importazioni del Medio Oriente, dal Pacifico e dall’Africa, che usano le stesse vie di trasporto, non garantisce la sicurezza energetica della Cina.

Inoltre, “comunicazione e cooperazione fra Cina e Russia sono migliorate, anche come contributo dell’incremento dell’importazione di petrolio”, ha detto Lin al Global Times giovedì. Dell’esportazione di petrolio dalla Russia alla Cina hanno beneficiato un numero crescente di piccole raffinerie cinesi, come ha riportato il portale cinese ifeng.com, citando il general manager di Petromatrix Olivier Jakob.

Secondo il report, dozzine di raffinerie locali di petrolio hanno ottenuto licenze per importare greggio da luglio 2015, aumentandone l’import.

Nei primi sette mesi del 2016, l’Arabia Saudita ha esportato in Cina una media giornaliera di 163,700 tonnellate di greggio, seguita dalla Russia con 159,600 tonnellate e dall’Angola con 146,000, come riportato dal sito comnews.cn a settembre.