Aggiornare le imprese con tecnologia e competenze gestionali avanzate

fabbrica catena operaioRingraziamo Giovanni Spina per la traduzione di questo discorso di Deng Xiaoping

Deng Xiaoping, Selected Works, vol. II, Foreign Language Press, Beijing. Traduzione a cura di Giovanni Spina per Marx21.
18 Settembre 1978

Una questione che adesso vi si pone è il modo in cui modernizzare le Acciaierie e Ferriere di Anshan. Ogni volta che viene introdotta una tecnologia straniera, dobbiamo innanzitutto assimilarla, e poi migliorarla o rinnovarla. A questo punto vi si presenteranno molti compiti, tra cui la formazione di operai e quadri; se non riuscirete in ciò, essi non saranno in grado di servirsi della tecnologia straniera avanzata.

Al riguardo, abbiamo già imparato una dura lezione. È importante farsi trovare pronti, poiché stiamo per importare circa 1.000 progetti da altri Paesi. Le nostre tecnologie ed equipaggiamenti, così come le infrastrutture di supporto, dovrebbero essere moderni e aggiornati agli standard degli anni ’70. Il mondo va avanti. Il mancato sviluppo della nostra tecnologia non ci consentirebbe di raggiungere i paesi più all’avanguardia – né tanto meno di superarli – e ci ritroveremmo indietro a procedere a passo di lumaca. Le conquiste scientifiche e tecnologiche più avanzate al mondo dovrebbero essere assunte come punto di partenza per lo sviluppo del nostro Paese. Dobbiamo avere l’ambizione di perseguire questo obiettivo.

È una buona idea che le Acciaierie e Ferriere di Anshan riducano il numero di impiegati e dipartimenti; mentre è importante che le sedi decentrate non abbiano troppi amministratori o personale. In un’impresa moderna e automatizzata, un eccessivo numero di impiegati non porta ad altro che a una gestione carente. In Giappone, un’impresa siderurgica con una produzione annuale di sei milioni di tonnellate conta solo 600 amministratori, mentre le Acciaierie e Ferriere di Anshan, a parità di produzione, ne contano 23.000. Di certo ciò è irragionevole. Nella misura in cui vengono importate tecnologie ed equipaggiamenti avanzati, è necessario che le imprese siano gestite con metodi gestionali e modalità operative avanzate, e che siano fissate quote di produzione raggiungibili. In altre parole, dovremmo governare l’economia in accordo con le leggi dello sviluppo economico; in una sola parola, quello di cui abbiamo bisogno è una rivoluzione e non di una semplice riforma della nostra economia.

Per aggiornare le imprese in modo tale da raggiungere i livelli tecnologici e gestionali desiderati, dobbiamo disporre di quadri dirigenti e operai qualificati. In seguito all’aggiornamento tecnologico, dovrebbe formarsi un ampio numero di operai con una formazione tecnica elevata, in mancanza della quale le nuove tecnologie e i nuovi equipaggiamenti non potrebbero essere utilizzati. Tutti i quadri e gli operai dovrebbero essere sottoposti a valutazione; coloro i quali non si dimostrassero idonei dovrebbero essere individuati come personale in eccesso. A questi ultimi dovrebbero essere garantiti i mezzi di sostentamento, ma non lo stesso trattamento del personale qualificato; inoltre, dovrebbero essere riorganizzati in modo tale da poter studiare e ricevere una formazione adeguata, così da diventare idonei per nuove occupazioni. È questo il compito a cui dovremmo dedicarci.

Bisognerebbe accordare un migliore trattamento al personale dirigente e ai lavoratori qualificati, in modo tale da mettere realmente in pratica il principio di distribuzione economica proporzionale al lavoro. Ciò non è capitalismo. Un operaio con un salario di cento o duecento yuan non può diventare un capitalista. È possibile che questa pratica smorzi l’iniziativa degli altri? Ci saranno alcune lamentele, ma la gente sarà motivata ad andare avanti. Le retribuzioni degli operai dovrebbero aumentare di pari passo con lo sviluppo economico, il che a sua volta favorirebbe lo sviluppo economico stesso. Lo stesso vale per l’agricoltura: un aumento dei guadagni dei contadini stimola la crescita dell’agricoltura e consolida l’alleanza tra operai e contadini. Il socialismo deve mostrare la sua superiorità. Le cose non dovrebbero continuare ad andare come adesso: abbiamo messo in pratica il socialismo per più di 20 anni, ma il nostro Paese è ancora molto povero. Di questo passo, perché dovremmo perseverare nel socialismo? Dobbiamo dare inizio a una rivoluzione tecnologica e gestionale, in modo tale da espandere la produzione e incrementare i guadagni di operai e impiegati.

Nella pianificazione dell’aggiornamento delle Acciaierie e Ferriere di Anshan, dovete allo stesso tempo prendere in considerazione ogni aspetto della struttura sociale di Anshan. Al crescere della produzione, il numero di persone direttamente coinvolte nella stessa diminuirà, e sempre più persone intraprenderanno attività legate allo scambio di servizi. Le possibilità sono numerose, come aziende di sementi, di costruzione o di riparazione. Di conseguenza, ci sono molti modi di reimpiegare le persone in eccedenza. Dovreste assicurarvi che la vostra impresa disponga di un dipartimento di ricerca scientifica di dimensioni adeguate. Tutte le grandi imprese statunitensi e giapponesi sono dotate di istituti di questo tipo. E noi dovremmo potenziare ed allargare i ranghi dei nostri ricercatori.

Dovremmo dare più potere alle autorità locali, ed in particolare alle imprese, che dovrebbero avere il diritto di prendere decisioni ed agire in autonomia. Ad esempio, dovrebbero avere il diritto di decidere quante persone impiegare e cosa incrementare o ridurre. Dovrebbero disporre anche di valuta straniera in modo tale da piazzare ordini e scambiare tecnologie con altri Paesi. Attualmente, ogni volta che bisogna portare a termine qualcosa, un’impresa deve sottoporre il proprio piano alle autorità della provincia, al ministero e alla Commissione Statale per la Pianificazione. É un processo troppo lento. Alcuni compagni si attengono soltanto alle decisioni dei gradi più alti e hanno paura di pensare con la propria testa. Dovremmo, per dirla con il Presidente Mao, “sbarazzarci dei nostri impedimenti mentali e pensare con le nostre teste”. Se un’impresa intende migliorare il proprio livello tecnologico e gestionale, allora deve essere creativa e godere di flessibilità e potere decisionale. I quadri, a tutti i livelli, dovrebbero usare la loro testa e non essere mentalmente fiacchi o rigidi. Naturalmente, la situazione attuale è il risultato di un sistema che abbiamo praticato in passato. In futuro, dovremo dare ai quadri e alle imprese il potere di prendere decisioni autonome e l’autorità di valutare da sé l’efficienza del proprio lavoro. Dovremmo portare avanti un sistema di responsabilità che metta i quadri nelle condizioni di dover pensare in modo critico. È tempo di riformare la sovrastruttura.

(Estratto dalle osservazioni fatte ascoltando un resoconto dei compagni dirigenti del Comitato di Partito Municipale di Anshan)