Il Giappone si mobilita contro le armi nucleari

nonukesda japan-press.co.jp

Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it

Il 6 Gennaio si è svolto in tutto il Giappone il primo appuntamento mensile delle “azioni del 6 e del 9”  (sono i giorni dell’agosto 1945 in cui furono bombardate Hiroshima e Nagasaki NdT) che chiedono l’abolizione delle armi nucleari. Quest’anno vedrà il lancio dei negoziati per la Convenzione sulle Armi Nucleari in Marzo, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, sulla base della risoluzione dell’Assemblea Generale dell’Onu sulla Convenzione sulle Armi Nucleari (NWC).

Durante la campagna nazionale nelle strade, i partecipanti hanno chiesto la cooperazione pubblica nella campagna internazionale di raccolta di firme a sostegno dell’appello di Hibakusha per l’eliminazione delle armi nucleari. L’obiettivo è quello di raccogliere le firme della grande maggioranza delle persone in Giappone, la sola nazione bombardata con armi nucleari, allo scopo di poter fare progressi nelle discussioni all’Onu sul Trattato di Bando delle armi nucleari.

A Tokio, 60 persone, tra le quali attivisti da gruppi pacifisti, sindacati e gruppi di donne, sono scese in piazza vicino al Tempio Sensoji ad Asakusa, uno dei punti maggiormente turistici della città. Sono state raccolte le firme di molte persone, compresi turisti stranieri e giapponesi.

Tsukui Keiko, 61 anni, un turista da Tochigi, ha firmato la petizione e ha detto “sento toni bellicisti nelle politiche del Primo Ministro Abe. Le guerre e le armi nucleari sono cose che uccidono persone innocenti. Quindi mi oppongo a tutto questo”.

Un lavoratore di 33 anni il cui lavoro è quello di spingere un risciò, che rappresenta una delle vere attrazioni del quartiere di Asakusa, ha firmato la petizione. Matsuo Haruka, che viene da Nagasaki, ha criticato le obiezioni avanzate dal Governo giapponese alla risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Come governo di una nazione bombardata da bombe atomiche, il Governo Giapponese dovrebbe lavorare per abolire le armi nucleari”.

Nella Città di Hiroshima, le azioni “6 e 9” si sono tenute nel centro città, con la partecipazione di 40 persone, tra cui il deputato del Partito Comunista Giapponese Ohira Yoshinobu.

Ohira ha detto “da Hiroshima facciamo un passo avanti per rendere il 2017 l’anno in cui si otterrà un mondo libero da armi nucleari”.

Okoshi Kazuo dell’ Hiroshima Hidankyo (l’associazione dei familiari delle vittime e dei feriti delle bombe nucleari NdT) ha sottolineato: “Finalmente i leaders mondiali cominciano i negoziati per un NWC” e ha detto “noi dobbiamo riunire il maggior numero di firme possibili di persone giapponesi e straniere, per arrivare ad ottenere un successo in questi negoziati”

Campagne di strada simili sono state organizzate a Yokohama, a Tochigi, a Fukui, a Osaka e in altre località giapponesi.