Crimea, la posizione de il Manifesto e Boldrini. La stessa Boldrini che era in “piena sintonia” con il nazista ucraino Paruby

boldrini ucrainadi Mauro Gemma
da lantidiplomatico.it

Premetto, per chi non se lo dovesse ricordare, che la signora Boldrini aveva ricevuto a suo tempo il nazista DOC Paruby alla Camera, con tutti gli onori, definendo “fake news” tutte le notizie relative alla riabilitazione del collaborazionismo con Hitler e alle persecuzioni dell’opposizione comunista e democratica in Ucraina, nonché all’aggressione del Donbass antifascista, di cui la ex presidente della Camera ha sempre coperto il tentativo di pulizia etnica. 

Intanto la Signora Boldrini, Del Rio e compagnia cantante da “coerenti antifascisti” quali sono, non si sono neppure accorti (e figuriamoci se denunciavano) del nuovo violento attacco contro i comunisti che si è tradotto anche nell’oscuramento del loro sito  e nel sequestro dei loro dirigenti.

Ora, io non provo la benché minima simpatia per lo xenofobo e reazionario attuale ministro dell’Interno, ma in questo caso specifico certa sedicente “sinistra” ha sicuramente superato il maestro nella connivenza sfacciata e spregiatrice della verità più evidente con l’unico autentico regime fascista presente in Europa (un regime che perseguita, arresta, tortura e massacra i suoi avversari politici e che è impegnato in una feroce guerra di aggressione contro le popolazioni russe e russofone del Donbass), grazie anche al contributo delle Boldrini (che immediatamente dopo il golpe non mancò di esprimere la sua soddisfazione) e del partito di Pittella (quello che prima del colpo di Stato a Kiev si faceva applaudire sul Majdan dai sostenitori del partito fascista “Svoboda”).

Inutile rilevare che un giornalaccio come il Manifesto impegnato in questi giorni a sostenere la controrivoluzione in Nicaragua (ma che coraggio definirsi “quotidiano comunista”!) ha immediatamente dato spazio alle fregnacce della Boldrini, amica dei fascisti ucraini e alle più che discutibili affermazioni dell’attuale ministro degli Esteri, in linea con quelle dell’imperialismo USA e UE.