Ucraina. Dichiarazione del Consiglio dell’Unione dei Partiti Comunisti-PCUS

da skpkpss.ru | Traduzione dal russo di Mauro Gemma

upc pcusL’Unione dei Partiti Comunisti-PCUS (UPC-PCUS) raggruppa tutti i principali partiti comunisti dell’ex URSS, tra cui il Partito Comunista della Federazione Russa, il Partito Comunista di Ucraina, il Partito Comunista di Belarus e il Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldova (quest’ultimo anche membro a pieno titolo del Partito della Sinistra Europea)

Oggi, da parte di appartenenti al cosiddetto “settore di destra” (Pravi Sektor), per l’esattezza barbari fascisti, che è difficile definire gente civile, è stato commesso un crimine che dà chiaramente l’idea di quali forze deve fronteggiare l’Ucraina in questi tragici giorni. Questi relitti umani, estranei ai valori del popolo, reazionari e provocatori, in pieno giorno hanno devastato la sede centrale del Partito Comunista di Ucraina, e violando tutte le norme giuridiche e morali hanno cominciato a distruggere e saccheggiare la proprietà del più autorevole, del più maturo, del più saggio partito del paese.


Ora, non c’è più alcun dubbio che i “valori europei” e la “democrazia liberale” di cui parlano oggi gli occupanti del majdan, è solo una roboante e bella frase, dietro la quale si palesano atti di vandalismo, banditismo, guerra civile, perdita della statualità e della sovranità dell’Ucraina.

I servizi speciali dell’Europa e di oltre Oceano passo dopo passo raggiungono l’obiettivo da loro accarezzato: la distruzione del paese e la schiavitù dei suoi cittadini. Noi siamo convinti che ogni cittadino ucraino che indulga verso gli appetiti predatori del mostro occidentale, che collabori con esso e con i suoi scagnozzi, sia un collaboratore e un nemico del popolo ucraino!

Agli eredi di Bandera e Shukevich che festeggiano intorno ai monumenti demoliti di Lenin, il cui nome anche ora terrorizza i traditori e le canaglie di tutte le risme, siamo certi che verrà corrisposto ciò che meritano.

L’assalto banditesco alla sede centrale del Partito Comunista di Ucraina e la distruzione dei monumenti della Guida del proletariato mondiale nelle regioni dell’Ucraina, certamente, sono anelli di un’unica catena. E quando cesserà l’afflusso di capitali stranieri a questi collaborazionisti, ricostruiremo i monumenti a Ilich e ristabiliremo la giustizia della storia.

Il Consiglio dell’UPC-PCUS esige dalle autorità dell’Ucraina, dal ministero dell’Interno del paese di perseguire senza indugio i criminali e di ristabilire l’ordine costituzionale! Noi protestiamo contro l’ingerenza dell’intervento occidentale e americano negli affari di uno Stato indipendente! Noi chiamiamo i patrioti a raccogliersi attorno alle forze progressiste dell’Ucraina e a difendere i valori, che i nostri padri e nonni, che i nostri gloriosi predecessori con il sudore e il sangue hanno vittoriosamente difeso nel corso della storia contro i nemici esterni! Solo nelle mani degli stessi ucraini è riposta la salvezza di un grande paese dagli avvoltoi stranieri e dai loro spazzini. Così risorgerai Ucraina contro i tuoi carnefici e i tuoi Giuda. Non è ancora morta in te né la gloria né la volontà!

Tenete duro fratelli! Lottate! Noi siamo accanto a voi!

Il Consiglio dell’UPC-PCUS
22 febbraio 2014