Il reddito medio delle famiglie in Bielorussia e negli altri stati dell’ex campo socialista

di Flavio Pettinari | da flaviopettinari.livejournal.com

Il reddito medio delle famiglie in Bielorussia e negli altri stati dell’ex campo socialista

Recentemente, ho condiviso su Linkedin un articolo dalla Pravda su una ricerca del Gallup Institute riguardante il reddito degli abitanti di 131 paesi. Successivamente, sono stato (virtualmente) attaccato da uno dei dirigenti del Fronte Popolare Bielorusso, con insulti e affermazioni di vario tipo.

Si tratta del seguente articolo di Oleg Stepanenko (corrispondente della Pravda dalla Bielorussia):

Il reddito dei bielorussi è più alto del reddito degli abitanti di Russia, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia

A tali conclusioni sono giunti gli studiosi dell’americano Gallup Institute. Gli studiosi hanno condotto una ricerca sul livello del reddito medio in 131 paesi del mondo. La misura del reddito è risultata dalle risposte degli intervistati, la metà dei quali percepiscono un reddito al di sotto della media, mentre l’altra metà al di sopra. Questa tecnica permette un grado di accuratezza maggiore di quella basata sull’indicatore della media aritmetica per determinare la situazione reale.


Cosa ne risulta? Il reddito medio di una famiglia bielorussa è di 15.085 dollari, il reddito pro capite è di 5.236 dollari l’anno. Non male, considerato che le famiglie medie globali hanno un reddito di 9.773 dollari l’anno, mentre la media per ogni abitante del pianeta è di 2.920 dollari. La Bielorussia si trova al 32° posto, ovvero neanche alla metà, ma nel primo quarto dei paesi più prosperi. La Bielorussia è di dieci posizioni davanti alla Russia (che ha un reddito medio familiare annuo di 11.724 dollari e pro capite di 4.129 dollari), di dodici posizioni davanti alla Lettonia (con redditi di 10.461 e 4.000 dollari) e di otto posizioni sopra alla Polonia, dove il reddito pro capite è di 4.578 dollari. A sette posizioni dalla Bielorussia c’è la Lituania e a tre posizioni l’Estonia con, rispettivamente, redditi medi pro capite di 4.713 e 5.031 dollari.

Probabilmente, il mio avversario si è innervosito anche (e soprattutto) a causa dei seguenti paragrafi:

Questi dati hanno scioccato non solo i “democratici” bielorussi, che sembrano essersi mangiati la lingua. Dell’importante ricerca socio-economica del Gallup Institute non hanno fatto menzione neanche gli ufficiosi media russi. Certo! Quanta fatica hanno speso per dimostrare l’ ”inefficienza” della politica economica della Bielorussia “di Lukashenko”. Ed ora ecco a voi!

Ma la confusione non è finita. A difendere dalla figuraccia i “democratici” bielorussi si è levato -e chi altri?- il Majdan di Kiev. I nazionalisti fascisti ucraini con i loro complici bielorussi si sono riuniti a Kiev, dispiegando su una vasta area della piazza, cinque metri per dieci, la bandiera bianco-rosso-bianca, adottata durante l’occupazione della Bielorussia da parte del Gauleiter di Hitler, il sanguinario boia Von Kube. E in questo modo speciale hanno espresso “un segno di solidarietà verso il popolo bielorusso, dato che il governo lo ha portato al limite della sopravvivenza”.

Ovviamente, nessuna parola sul fatto che questo “limite” sia da qualche parte più in alto rispetto agli stati vicini, e che di 13 posizioni supera l’Ucraina, piegata alle ricette dell’Occidente, dove il reddito medio non raggiunge neanche i 3.880 dollari. Eppure hanno chiesto una nuova leadership per la Bielorussia e il “ritorno alla democrazia”. Non è questo ciò che ha tanto aiutato i suoi vicini a distaccarsi dalla repubblica “inefficiente” e “filosovietica”? Dopotutto, proprio questo divario nella sfera più vitalmente importante viene registrato dal Gallup Institute, che è ben noto per le sue posizioni contro la politica socio-economica della Bielorussia.

Le scoperte del Gallup Institute vanno oltre. In Bielorussia, il il 99,3% della popolazione economicamente attiva è impiegato. Nella Federazione Russa, i disoccupati non sono lo 0,7% ma il 6,6%, vale a dire 9,5 volte di più. Nella vicina Ucraina, l’ esercito degli “uomini superflui” raggiunge il 7,9% della popolazione economicamente attiva, cioè 11 volte di più. Non c’è da stupirsi che in tali circostanze, il reddito medio dei bielorussi superiore a quello dei paesi vicini.

Fonte: http://gazeta-pravda.ru/content/view/16755/34/

Indipendentemente dall’enfasi politica dell’articolo, la ricerca del Gallup Institute è molto interessante, poiché distrugge alcuni miti riguardanti lo sviluppo economico dei paesi dell’ex URSS e del campo socialista europeo.

Da questo studio si evince, ad esempio, che un abitante della Bielorussia ha un reddito più alto non solo in comparazione con gli abitanti degli altri paesi dell’ex URSS, ma anche rispetto agli abitanti di tutti i paesi europei del campo socialista ad eccezione di Slovenia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

Un altro aspetto interessante: gli stati, come ad esempio la Romania, la Polonia e la Bulgaria, che sono entrati nell’Unione Europea e nei quali l’Occidente ha investito molti soldi (o ha depredato le risorse…) si trovano, in questa lista, al di sotto della Bielorussia.

Ovviamente, ogni ricerca va analizzata e valutata. In ogni caso, dubito che il nordamericano Gallup Institute voglia in qualche modo sponsorizzare la Bielorussia guidata da Lukashenko…

Allo stesso tempo, i numeri ben descrivono la situazione dei paesi PIGS (Portogallo e Grecia si trovano, in questa lista, di poco al di sopra della Slovacchia).

Ecco il link a questa ricerca, dov’è anche possibile conoscere il metodo di analisi dell’Istituto.

Buona lettura.

http://www.gallup.com/poll/166211/worldwide-median-household-income-000.aspx?ut m_source=tagrss&utm_medium=rss&utm_campaign=syndication