Scandaloso! Il console ucraino ad Amburgo si dichiara apertamente fascista, ma nella “democratica” Unione Europea chi si indigna? (video)

Marushchynets Nota del Partito Comunista di Ucraina

da solidnet.org

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

Petro Simonenko: lo scandalo con il Console dell’Ucraina ad Amburgo è la chiara dimostrazione dell’essenza fascista del regime nazi-oligarchico instaurato nel paese

“Il fatto che il console dell’Ucraina ad Amburgo Vasily Maruschinets si sia dichiarato apertamente fascista non rappresenta un caso ma il riflesso di quei processi distruttivi per la società, che si manifestano oggi in Ucraina”: la glorificazione dei collaboratori nazisti dell’OUN-OPA, l’introduzione dell’ideologia nazista nei ranghi statali, l’annientamento della verità storica, la trasformazione delle forze dell’ordine in organi di intimidazione e repressione dei dissidenti, il finanziamento da parte delle autorità e degli oligarchi di bande armate e l’utilizzo di queste, dei servizi di sicurezza, del GPU e del ministero dell’interno per la repressione delle manifestazioni di protesta, il terrore nei confronti di coloro che dissentono dalla politica criminale del regime al potere”. Lo ha dichiarato il leader dei comunisti ucraini, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Petro Simonenko ha sottolineato che la questione non riguarda solo un funzionario pubblico che nutre convinzioni fasciste.

“Le opinioni e la visione di questo presunto diplomatico erano ben note a tutti coloro che hanno lavorato con lui. Tra i suoi amici su Facebook e quelli che appongono un “like” sotto i suoi post fascisti, c’è l’ambasciatrice dell’Ucraina in Portogallo Nina Ognivets, responsabili e collaboratori del Ministero degli Esteri, c’è Oksana Tarasyuk, il diretto capo del console nazista ad Amburgo, e che è figlia dell’ex ministro degli Esteri Boris Tarasyuk. E anche Boris Tarasyuk stesso, che ora ricopre la carica di vice presidente del Comitato della Rada Suprema dell’Ucraina, è tra gli amici del console nazista di Amburgo. Ed è impossibile che non conosca le opinioni fasciste del console Maruschinets pure il ministro Klimkin”, ha affermato Petro Simonenko.

Petro Simonenko ha sottolineato che, in occasione della nomina ad incarichi di responsabilità, in particolare per quanto riguarda la scelta di ambasciatori, rappresentanti diplomatici, consoli, è prevista una prova speciale stabilita dai servizi di sicurezza (SBU), e da altri organismi autorizzati.

“Di conseguenza, i casi sono due: o l’SBU non ha attuato le opportune verifiche, oppure ha ritenuto che le opinioni del fascista Maruschinets rappresentano la norma “patriottica”. In entrambi i casi è evidente Che con l’attuale regime e la sua leadership, i servizi di sicurezza non hanno nulla a che vedere con la sicurezza nazionale dell’Ucraina, ma assolvono semplicemente a compiti di polizia”, è l’opinione del leader comunista.

Il leader del Partito Comunista ha espresso la speranza che questo scandalo servirà come buona lezione per tutti coloro che continuano a nutrire illusioni sui valori “democratici” del regime al potere.

“Lo scopo degli organizzatori e degli sponsor del colpo di Stato armato del febbraio 2014 è evidente: smembrare l’Ucraina, instaurare una dittatura fascista, trasformare il paese nell’avamposto della NATO alle frontiere con la Russia”, ha concluso il leader del Partito Comunista di Ucraina.

In relazione alla negazione dell’Olocausto e alla glorificazione del nazismo da parte dei corpi diplomatici dell’Ucraina e del Ministero degli Affari Esteri (con sottotitoli in inglese, francese, tedesco ed ebraico)

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