Cuba contro l’Amministrazione Trump (Seconda Parte)

cuba bandiera palazzodi Salim Lamrani Università di La Réunion

traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

da https://www.humanite.fr

Ritorno alla politica del confronto

2. Nuovi ostacoli alla migrazione e restrizioni alle rimesse a Cuba

Nel marzo 2019 l’Ambasciata degli Stati Uniti all’Avana ha annunciato che la validità dei visti B2 concessi ai cubani con familiari negli Stati Uniti passerà da cinque anni a tre mesi con un solo possibile ingresso nel territorio. Questa misura rende difficile per gli abitanti dell’isola visitare i loro parenti in Florida o altrove. Questa decisione si aggiunge al fatto che Washington ha chiuso i servizi consolari a Cuba, costringendo i candidati per una visita in territorio statunitense a recarsi in Colombia per richiedere un visto, senza alcuna garanzia di ottenere il documento. I costi estremamente elevati associati a questo tipo di procedura rendono questo servizio inaccessibile alla stragrande maggioranza dei cubani, creando un nuovo ostacolo alle visite familiari e violando gli accordi bilaterali in materia di migrazione [1].

La difficoltà di ottenere un visto ha notevolmente degradato la cooperazione universitaria, scientifica e medica promossa dall’amministrazione Obama. Ora gli scambi hanno raggiunto il loro livello più basso e molti accordi firmati sotto il mandato democratico sono ormai senza effetto.

I trasferimenti di rimesse dalla comunità cubana all’estero sono la seconda fonte di reddito dell’isola. L’amministrazione Trump ha deciso di limitare l’importo che un emigrato cubano può inviare alla sua famiglia a 1.000 dollari a trimestre, con gravi ripercussioni sulle condizioni di vita della popolazione dell’isola. Questa restrizione è in contrasto con il principio della parità di diritti riconosciuto dalla Costituzione degli Stati Uniti e riguarda solo i cittadini di origine cubana. Infatti, tutte le altre minoranze negli Stati Uniti erano libere di trasferire somme senza limiti di importo. Inoltre la comunità cubana negli Stati Uniti non può più utilizzare il sistema U-Turn che permette il transito di denaro attraverso una banca statunitense, anche se il mittente e il destinatario del trasferimento finanziario sono cittadini statunitensi [3] Secondo le stime del Dipartimento di Stato i trasferimenti di denaro dalla comunità cubana rappresentano 3,5 miliardi di dollari all’anno [4].

3. Nuove restrizioni contro il settore del turismo

Dal giugno 2019 il Dipartimento del Tesoro, attraverso l’Ufficio per il controllo dei beni esteri (OFAC), vieta a qualsiasi tipo di aereo o imbarcazione privata di recarsi a Cuba. “Gli aerei privati e aziendali, le navi da crociera, le navi da crociera, le barche a vela, i pescherecci, altri tipi di aerei e di imbarcazioni non sono autorizzati a viaggiare a Cuba”, afferma il documento ufficiale.

Questa decisione influisce notevolmente sul settore del turismo, che è la terza fonte di reddito dell’isola. Le quattro compagnie di crociera statunitensi hanno dovuto cancellare tutte le visite previste all’Avana sotto pena di pesanti sanzioni, privando così gli abitanti della capitale di un significativo contributo turistico e privando i cittadini statunitensi della possibilità di scoprire l’isola più grande dei Caraibi.

Nello stesso mese di giugno 2019 l’OFAC ha annunciato l’imposizione di sanzioni per diverse centinaia di migliaia di dollari contro i gruppi specializzati nel turismo internazionale, Expedia, Hotelbeds USA e Cubasphere, per aver violato le norme sulle sanzioni economiche contro Cuba.

Inoltre, a partire dal 10 dicembre 2019, il Dipartimento di Stato ha vietato tutti i voli commerciali regolari tra gli Stati Uniti e Cuba, ad eccezione dell’Avana. Tutti i voli commerciali che collegano gli Stati Uniti alle città di Santa Clara, Holguín e Camagüey sono stati cancellati. [8] Un mese dopo, il 10 gennaio 2020, questo divieto è stato esteso ai voli charter. [9] L’obiettivo è quello di limitare il più possibile le possibilità di viaggio a Cuba sia per la comunità cubana negli Stati Uniti che per i cittadini di quel Paese.

A seguito delle pressioni di Washington e delle minacce di procedimenti giudiziari nei tribunali statunitensi [10], l’azienda turistica tedesca Trivago ha rimosso Cuba dal suo sistema di prenotazione. Così, uno dei principali siti di turismo online del mondo non fa più riferimento all’isola caraibica, che inevitabilmente avrà un impatto su questo settore vitale dell’economia cubana [11].

Dal 2017 il Dipartimento di Stato ha istituito una lista nera di 211 aziende cubane, molte delle quali sono legate al settore del turismo soprattutto alberghiero. Così la Compagnia Turistica Habaguanex, il Gruppo Turistico Gaviota – i principali gruppi turistici cubani – le agenzie turistiche, i principali porti turistici, una dozzina di negozi di souvenir, così come i 118 alberghi più importanti del paese sono in questa lista. Di conseguenza, ai cittadini statunitensi è formalmente vietato l’uso di questi strumenti pena l’imposizione di pesanti multe.

Allo stesso modo, nell’ottobre 2019, diverse compagnie aeree straniere hanno deciso di annullare il contratto di locazione degli aerei alla compagnia aerea cubana dopo le minacce di sanzioni da parte degli Stati Uniti. Molti voli internazionali hanno dovuto essere cancellati, colpendo quasi 40.000 passeggeri e causando una perdita economica di circa 10 milioni di dollari nell’arco di due mesi per la compagnia cubana, avendo ridotto la sua capacità di trasporto turistico.

Queste nuove misure restrittive hanno logicamente un impatto negativo sul settore del turismo cubano. Così, da gennaio a novembre 2019, il turismo è diminuito dell’8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ovvero di quasi 360.000 visitatori in meno. Il numero di cittadini degli Stati Uniti è diminuito del 20% con oltre 100.000 visitatori in meno[14]. Nel 2018 il numero totale di turisti era di 4,7 milioni e ha raggiunto solo 4,3 milioni nel 2019. Le previsioni ufficiali indicavano un totale di 5,1 milioni di viaggiatori e ricavi per 3 miliardi di dollari[15].

4. Applicazione del titolo III della legge Helms-Burton

L’Amministrazione Trump ha deciso di attivare il Titolo III della legge Helms-Burton del 1996, che permette alle aziende che investono a Cuba, su proprietà nazionalizzate negli anni ’60 e di proprietà di cittadini statunitensi o di persone che sono diventate cittadini in seguito, di fare causa nei tribunali statunitensi. L’obiettivo è quello di scoraggiare le aziende straniere dal fare affari con Cuba. L’adozione retroattiva di questa legge – si applica a fatti avvenuti più di sessant’anni fa – ed extraterritoriale – riguarda tutti i Paesi del mondo – è illegale secondo il diritto pubblico internazionale, i vari governi dopo l’amministrazione Clinton hanno sistematicamente sospeso l’applicazione del titolo III. Dal 2 maggio 2019, la legge Helms-Burton è applicata nella sua interezza.

L’Unione Europea ha espresso la sua opposizione alla nuova politica statunitense e ha ricordato che essa ha violato gli accordi firmati nel 1997 e nel 1998 tra Bruxelles e Washington:

“Questa decisione causerà inutili attriti e minerà la fiducia e la prevedibilità del partner transatlantico.

L’UE ritiene che l’applicazione extraterritoriale di misure restrittive unilaterali sia contraria al diritto internazionale ed agirà con tutte le misure appropriate per reagire agli effetti della legge Helms-Burton, anche tutelando i suoi diritti in seno al WTO e facendo ricorso alla legge dell’emerbargo della UE. L’UE continuerà a lavorare con i suoi partner internazionali che hanno anch’essi espresso le loro preoccupazioni al riguardo”.

Il Canada, attraverso il suo Ministro degli Affari Esteri Chrystia Freeland, ha condannato l’applicazione del Titolo III della legge Helms-Burton ed ha espresso l’intenzione di difendere gli interessi dei suoi investitori presenti a Cuba:

“Il Canada è profondamente deluso dalla dichiarazione di oggi. Esploreremo tutte le opzioni per rispondere a questa decisione degli Stati Uniti.

Ho contattato le aziende canadesi per riaffermare che difenderemo pienamente gli interessi dei canadesi che commerciano e svolgono legittime attività di investimento con Cuba.

La legge Helms-Burton Act […] mira a proibire a tutti i paesi stranieri di impegnarsi nel commercio internazionale con Cuba; inoltre sottopone i cittadini stranieri a restrizioni di viaggio e li espone a sanzioni finanziarie negli Stati Uniti” [18].

In un comunicato ufficiale anche il Regno Unito ha respinto l’applicazione extraterritoriale delle sanzioni economiche:

“Il Regno Unito condivide le preoccupazioni espresse dall’Unione Europea in merito alla dichiarazione degli Stati Uniti di attuare il titolo III della legge Helms-Burton.

L’applicazione extraterritoriale delle sanzioni del Titolo III, che consideriamo illegali secondo il diritto internazionale, minaccia le imprese britanniche ed europee che fanno affari legittimi con Cuba, esponendole a sanzioni nei tribunali statunitensi. Lavoreremo insieme all’Unione Europea per proteggere gli interessi delle nostre aziende.

Il Regno Unito, così come l’Unione Europea, è convinto che il modo migliore per incoraggiare Cuba a rispettare le libertà democratiche e i diritti umani, ad attuare riforme politiche o a svolgere un ruolo meno controproducente in Venezuela sia il dialogo e la cooperazione piuttosto che l’isolamento”[19].

Il resto della comunità internazionale, Cina, Russia, India, Sudafrica, Messico, Indonesia, il Gruppo dei 77, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico o l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, hanno unanimemente condannato questa intensificazione delle sanzioni economiche contro Cuba [20]. Nel novembre 2019 per il ventottesimo anno consecutivo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato lo stato di assedio economico unilaterale degli Stati Uniti contro Cuba con una maggioranza schiacciante di 187 voti a 3 (Stati Uniti, Israele e Brasile).

5. Sanzioni contro le compagnie petrolifere straniere legate a Cuba

Con l’obiettivo di creare una penuria di energia, gli Stati Uniti hanno deciso di imporre sanzioni alle compagnie petrolifere che operano a Cuba o che trasportano carburante sull’isola. Così, il Dipartimento del Tesoro ha condannato la compagnia britannica Acteon a pagare una multa di diverse centinaia di migliaia di dollari nell’aprile 2019. [22] Nel settembre 2019 l’OFAC ha imposto sanzioni a diverse compagnie petrolifere di Cipro e Panama responsabili della fornitura di carburante all’isola. [23] Nel dicembre 2019 altre sei petroliere straniere sono state inserite dagli Stati Uniti nella lista nera per il trasporto di petrolio a Cuba. [24]

Bloccando le forniture di petrolio gli Stati Uniti hanno prodotto una carenza di energia a Cuba, che ha dovuto sviluppare un piano di razionamento della benzina. L’impatto sull’economia, sull’agricoltura e sulla produzione alimentare, sui trasporti pubblici e sul movimento dei cubani è stato significativo. La popolazione cubana, già vittima delle sanzioni economiche imposte dalle precedenti amministrazioni, ha dovuto affrontare difficoltà che ricordano, per alcuni, il periodo speciale [25].

Conclusione

Mentre Barack Obama aveva avviato con Cuba un processo di normalizzazione con gli applausi della comunità internazionale, dimostrando la sua volontà di porre fine a una politica che aveva isolato Washington sulla scena internazionale, Donald Trump, al contrario, ha deciso di tornare a una politica ostile basata su sanzioni economiche. Questa politica è destinata a fallire perché, come ha dimostrato la storia delle relazioni bilaterali dal 1959 in poi, le autorità dell’Avana non hanno mai accettato di negoziare sotto minaccia o coercizione. Invece, nell’arco di due anni, dal 2014 al 2016, basando la sua politica sul dialogo e sul rispetto reciproco, Washington ha fatto progressi senza precedenti negli ultimi sei decenni.

Cuba ha sempre affermato la sua volontà di risolvere pacificamente la disputa che la oppone a Washington, nonostante la natura asimmetrica del conflitto in cui la prima potenza economica mondiale impone uno stato d’assedio a una piccola nazione del Terzo Mondo. Tuttavia, il dialogo dovrà basarsi su una serie di principi non discutibili: uguaglianza sovrana, reciprocità e non interferenza negli affari interni. L’Avana ha più volte ribadito che il suo sistema politico e il suo modello socioeconomico non sono negoziabili perché appartengono alla competenza esclusiva del popolo sovrano di Cuba.

1. U.S. Embassy in Cuba, “Decreasing B2 Visa Validity for Cuban Nationals”, 15 de marzo de 2019. https://cu.usembassy.gov/decreasing-b2-visa-validity-for-cuban-nationals/(sitio consultado el 3 de enero de 2019).

2.  Nora Gámez Torres, “Trump Readies New Sanctions on Cuba; Immigration Policies Likely to Remain Same in 2020”,The Miami Herald, 30 de diciembre de 2019. 

3.  U.S. Department of the Treasury, “Treasury Issues Changes to Strenghten Cuba Sanctions Rules”, 6 de septiembre de 2019. https://home.treasury.gov/news/press-releases/sm770(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

4. U.S. Department of State, “U.S. Relations with Cuba”, 22 de noviembre de 2019. https://www.state.gov/u-s-relations-with-cuba/(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

5. U.S. Department of the Treasury, “Treasury and Commerce Implement Changes to Cuba Sanctions Rules”, 4 de junio de 2019. https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/Programs/Documents/cuba_fact_sheet_20190604.pdf(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

6. TariroMzezewa, “Cruises to Cuba Are Abruptly Canceled, After New Travel Ban”, The New York Times, 5de junio de 2019. https://www.nytimes.com/2019/06/05/travel/cuba-cruise-travel-ban.html(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

7.  U.S. Department of the Treasury, “Settlement Agreements between the U.S. Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control and Expedia Group, Inc.; Hotelbeds USA, Inc.; and Cubasphere, Inc. and an Individual”, 13 de junio de 2019. https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/OFAC-Enforcement/Pages/20190613.aspx(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

8.  U.S. Department of State, “United States Restricts Scheduled Air Service to Cuban Airports”, 25 de octubre de 2019. https://www.state.gov/united-states-restricts-scheduled-air-service-to-cuban-airports/(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

9. Mike Pompeo, “United States Further Restricts Air Travel to Cuba”, U.S Department of State, 10 de enero de 2020. https://www.state.gov/united-states-further-restricts-air-travel-to-cuba/(sitio consultado el 11 de enero de 2020).

10. Bloomberg, “Exiles Sue Expedia’s Trivago for ‘Trafficking’ In Cuban Property”, 20 de junio de 2019. https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-06-19/exiles-sue-expedia-s-trivago-for-trafficking-in-cuban-property(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

11. Hotelsur, “Trivago elimina los hoteles de Cuba de su plataforma”, 14 de noviembre de 2019. https://www.hosteltur.com/132683_trivago-elimina-los-hoteles-de-cuba-de-su-plataforma.html(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

12.  U.S. Department of State, “List of Restricted Entities and Subentities Associated With Cuba Effective as of November 19, 2019”, 19 de noviembre de 2019. https://www.state.gov/cuba-sanctions/cuba-restricted-list/list-of-restricted-entities-and-subentities-associated-with-cuba-effective-as-of-november-19-2019/(sitio consultado el3 de enero de 2020). 

13. La Tribune, «Cuba: Les sanctions américaines entraînent la suspension de liaisons aériennes», 24 de octubre de 2019. https://www.latribune.fr/economie/international/cuba-les-sanctions-americaines-entrainent-la-suspension-de-liaisons-aeriennes-831458.html(sitio consultado el 3 de enero de 2020).

14. Oficina Nacional de Estadística e Información, “Turismo. Llegadas de visitantes internacionales 2019”, diciembre de 2019. http://www.one.cu/publicaciones/06turismoycomercio/llegadadevisitantes/Servicios%20informativos%20No.11%20turismo%20%20Noviembre%202019.pdf(sitio consultado el 1 de enero de 2020). 

15. Hotelstur, «Cuba cerrará el año con 4,3 millones de turistas, un 8,5% menos”, 16 de agosto de 2019. https://www.hosteltur.com/130649_cuba-cerrara-el-ano-con-43-millones-de-turistas-un-85-menos.html(sitio consultado el 1 de enero de 2020)

16.  U.S Department of State, “Senior State Department Official on Title III of LIBERTAD Act”, 2 de mayo de 2019. https://www.state.gov/senior-state-department-official-on-title-iii-of-the-libertad-act/(sitio consultado el 2 de enero de 2020).

17. Conseil de l’Union européenne, «Déclaration de la haute représentante au nom de l’UE sur la pleine activation de la loi Helms-Burton (LIBERTAD) par les États-Unis», 2 de mayo de 2019. https://www.consilium.europa.eu/fr/press/press-releases/2019/05/02/declaration-by-the-high-representative-on-behalf-of-the-eu-on-the-full-activation-of-the-helms-burton-libertad-act-by-the-united-states/(sitio consultado el 1 de enero de 2020).

18. Gouvernement du Canada, «Le gouvernement du Canada défendra les intérêts des Canadiens qui font des affaires à Cuba», 17 de abril de 2019. https://www.canada.ca/fr/affaires-mondiales/nouvelles/2019/04/le-gouvernement-du-canada-defendra-les-interets-des-canadiens-qui-font-des-affaires-a-cuba.html(sitio consultado el 1 de enero de 2020).

19. Foreign Office, «Foreign Office Statement on Title III of the Helms-Burton Act”, 18 de abril de 2019. https://www.gov.uk/government/news/foreign-office-statement-on-title-iii-of-the-helms-burton-act(sitio consultado el 2 de enero de 2020)

20.  Nations unies, « Assemblée générale : Les délégations fustigent l’application du titre III de la loi « Helms-Burton » sur le blocus imposé à Cuba », 6 de noviembre de 2019. https://www.un.org/press/fr/2019/ag12211.doc.htm(sitio consultado el 1 de enero de 2020). 

21.  Nations unies, «Assemblée générale: La levée immédiate du blocus imposé à Cuba réclamée, à la même majorité écrasante, pour la vingt-huitième année consécutive», 7 de noviembre de 2019. https://www.un.org/press/fr/2019/ag12212.doc.htm(sitio consultado el 1de enero de 2020).

22. U.S. Department of the Treasury, “Enforcement Information for April 11, 2019”. https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/CivPen/Documents/20190411_acteon_webpost.pdf(sitio consultado el 2 de enero de 2020).

23. U.S. Department of the Treasury
, “Treasury Further Targets Entities and Vessels Moving Venezuelan Oil to Cuba”, 24 de septiembre de 2019. https://home.treasury.gov/news/press-releases/sm784(sitio consultado el 2 de enero de 2020). 

24. U.S. Department of the Treasury, “Treasury Applies Further Pressure on Movement of Venezuelan Oil to Cuba”, 3 de diciembre de 2019. https://home.treasury.gov/news/press-releases/sm841(sitio consultado el 2 de enero de 2020).

25. Reuters, « Explainer: What Is Causing Cuba’s Acute Shortage of Fuel”, 24 de septiembre de 2019.

Dottore in Studi iberici e latinoamericani presso l’Université Paris Sorbonne-Paris IV, Salim Lamrani è professore all’Université de La Réunion e specialista in relazioni USA-Cuba. Il suo ultimo libro si intitola Cuba, parola alla difesa, Hondarribia, Editorial Hiru, 2016. http://www.tiendaeditorialhiru.com/informe/336-cuba-palabra-a-la-defensa.htmlFacebook: https://www.facebook.com/SalimLamraniOfficiel