Il giorno della vittoria di Cuito Cuanavale è il giorno della liberazione dell’Africa australe

HageGeingob namibiada “Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

Il presidente della Namibia e presidente della Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Australe (SADC), Hage Geingob, ha celebrato il 23 marzo il significato storico della vittoria della battaglia di Cuito Cuanavale.

Il leader namibiano ha parlato in quella località, nel sud-est dell’Angola, in occasione di una cerimonia che ha celebrato per la prima volta il Giorno della Liberazione del Sud Africa nell’anniversario della fine della battaglia, il 23 marzo 1988.

La battaglia di Cuito Cuanavale fu combattuta fin dal novembre 1987. Da un lato c’erano truppe angolane e cubane e distaccamenti della Swapo, dell’ANC e del Partito Comunista Sudafricano; dall’altro, l’esercito regolare del Sudafrica dell’apartheid e le bande dell’Unita. Dopo mesi di aspri combattimenti, con l’uso di artiglieria pesante, carri armati e aerei da combattimento, le forze rivoluzionarie fermarono e sconfissero il nemico, infrangendo il mito dell’invincibilità sudafricana.

La vittoria dei patrioti ha aperto la strada all’indipendenza della Namibia, al crollo dell’apartheid e alla pace nella regione.

“Qui è stato versato il sangue che ha consolidato il cammino verso la libertà nella nostra regione”, ha ricordato Hage Geingob in una cerimonia alla quale hanno partecipato 10.000 persone, tra cui l’ospite e presidente dell’Angola, João Lourenço, altri dirigenti dell’Africa Australe, il vice- presidente di Cuba e diplomatici di vari paesi.

“Oggi, il nostro compito è rendere sostenibile lo sviluppo e la prosperità dei popoli della nostra regione per rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita” per l’indipendenza della Namibia, per la fine dell’apartheid in Sud Africa e per la pace nella regione, ha sottolineato.

Il presidente della Namibia ha reso omaggio al leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, per avere risposto alla richiesta del popolo dell’Angola e inviato truppe per aiutare la giovane Repubblica a consolidare l’indipendenza e a proteggere la sua sovranità.