Brasile come membro della NATO?

Bolsonaro rostodi Mark Epstein

Da quando le manovre dell’Impero per il colpo di stato ‘soft’ in Brasile ai danni del PT, con la rimozione pretestuosa dal potere di Dilma Roussef prima e l’arresto pretestuoso ad hoc di Lula da Silva poi, hanno soffocato gli inizi di di maggiore democrazia e di alcune misure più socialdemocratiche nel paese, per risottoporlo alle estorsioni di Washington (e con il Brasile riportando indietro l’intero continente di decenni), questa nazione martoriata somiglia di più al film distopia dei Monty Python, Brazil, che ad una delle maggiori potenze regionali, che si era alleata, aprendo la possibilità ad un mondo realmente meno unipolare, ai BRICS.

La visita di Jair Bolsonaro a Washington sembra aver prima confermato ciò che si sospettava (o che parecchi già sapevano per indiscrezioni e ciò che nella giurisprudenza anglosassone si chiama ‘circumstantial evidence’): e cioè che dietro Moro, il colpo ‘soft’ e l’installazione del fascista Bolsonaro ci fosse la CIA.

Per rendere la situazione ancora più degna del regime Trump, l’imperatore arancio in persona con la solita tracotanza, infantilismo, narcisismo, attributi caratteriali che però alla fine portano ad una ‘trasparenza’ di intenti e di manovre che sono appunto il reale peccato che l’ala Dem della Duopoly, ed in genere l’oligarchia della Deep State non gli perdonano, ha proposto nientepopodimeno che il Brasile possa far parte della NATO.

Appunto come nel caso della “diplomazia” dell’Impero, la NATO così sarebbe ancora più eclatantemente il perfetto opposto di ciò che dichiara di essere a livello propagandistico. Propaganda: indipendente, dedita alla difesa da aggressioni (ma quando mai? Da chi? Un solo esempio storico?), operante nell’area del Nord Atlantico (vedi acronimo), alleanza democratica e paritetica. Realtà: servile strumento unilaterale dell’Impero, dedita a nient’altro che aggressioni coordinate con l’Impero in paesi terzi, operante dovunque l’Impero così dispona (Iraq, Afghanistan, Libia, Siria… e ora Brasile?), aggregato in cui conta una sola voce ed una sola volontà politica. Per vedere quanto a livelli di dettaglio la NATO sia una semplice appendice dell’impero, vedi queste due proposte di dedica di edifici al guerrafondaio di ferro, amante di dittatori e di nazisti e di ogni colpo di stato, anche quelli mai realizzati, travestito dalla propaganda occidentale in, che altro?, amante dei ‘diritti umani’ (intendono: imperialismo umanitario) John McCain (che, come nel caso di Juncker, ha un cognome molto indicativo, nel suo caso biblicamente invece che prussianamente): una per il Senato dell’Impero (qui), l’altra per il quartier generale della NATO (qui).

A complicare un po’ la faccenda dal punto di vista di Bolsonaro medesimo sta però intervenendo la realtà di questo fascista proveniente dalle aree amanti delle dittature militari, degli squadroni della morte, dei poliziotti ed ex-poliziotti che sono una delle cause principali della criminalità diffusa in Brasile, che Bolsonaro in maniera particolarmente sfacciata ed ora si sta rivelando, diametralmente opposta al vero, diceva di voler ‘combattere’. Glenn Greenwald aggiorna su tutti i tipi e livelli di connivenza e complicità tra Bolsonaro e la sua famiglia, e queste ‘milizie’ di ex poliziotti e soldati che in realtà non sono altro che squadroni della morte e del crimine di stato con etichette leggermente diverse. Vedi qui.

Visto tutto ciò che sappiamo dai tempi dello sbarco alleato in Sicilia (cf. anche indirettamente Salvatore Giuliano di Francesco Rosi) fino a rivelazioni recenti di dumping di materiali tossici processati dall’esercito USA su discariche controllate nella penisola, forse Trump, viste pare anche le sue connivenze a NYC ed altrove, dovrebbe ora proporre di far entrare anche la Mafia nella NATO. Da una parte si conformerebbe al suo stile, e dall’altra renderebbe ancora più perfettamente Brechtiana la realtà alla quale sta dando il suo ‘imprimatur’: di soldi ce ne sarebbero probabilmente più di tre, ma sappiamo che con il benvolere dei potenti, in realtà dietro le quinte parti della polizia e della onorata società si vogliono un gran bene…