Israele e Stati Uniti realizzeranno le manovre congiunte più imponenti nella storia degli alleati

 di Natasha Mozgovaya, Haaretz | traduzione a cura di Marx21.it

 

USA-Israel-w350Il sottosegretario agli Affari Politici e Militari USA Andrew Shapiro afferma che la relazione in materia di sicurezza con Israele è più profonda e intensa che mai nel passato.

 

Israele e Stati Uniti saranno coinvolti nelle manovre congiunte “più importanti” e “di maggiore rilevanza” nella storia dei due alleati, ha dichiarato il 5 novembre Andrew Shapiro, sottosegretario agli Affari Politici e Militari degli Stati Uniti.

 

In un intervento al Washington Institute for Near East Policy(Istituto Washington per la Politica del Medio Oriente), Shapiro ha annunciato che parteciperanno alle manovre più di 5.000 effettivi delle forze armate statunitensi e israeliane, nella simulazione della difesa dei missili balistici di Israele.

 

“Le manovre congiunte ci permetteranno di apprendere dall’esperienza di Israele nella guerra urbana e nella lotta al terrorismo”, ha detto Shapiro.

 

“La tecnologia israeliana si sta rivelando essenziale per migliorare la nostra sicurezza nazionale e per proteggere le nostre truppe”, ha aggiunto, spiegando che la tecnologia corazzata israeliana e di “bendaggio israeliano”, in particolare utilizzata dalle truppe statunitensi in Afghanistan e in Iraq, ha dimostrato di avere successo.

 

Inoltre ha dichiarato che Israele otterrà a breve l’accesso al Processo Accelerato di Notifica al Congresso, che permetterà al commercio di routine di compravendita di armi più piccole tra gli alleati di essere più rapido. I paesi che sono già soggetti a Processi Accelerati di Notifica al Congresso sono i membri della NATO, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia e la Nuova Zelanda.

 

Shapiro ha evidenziato l’appoggio del governo di Obama a Israele, nonostante i commenti di un alto funzionario statunitense che il 4 novembre (http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/u-s-military-official-we-are-concerned-israel-will-not-warn-us-before-iran-attack-1.393834) aveva espresso la preoccupazione che Israele non avvisi preventivamente gli Stati Uniti nel caso metta in atto un’azione militare contro le installazioni nucleari dell’Iran.

 

“Il nostro rapporto con la sicurezza di Israele è più ampio, più profondo e più intenso che mai”, ha affermato Shapiro, aggiungendo che la superiorità militare di Israele rappresenta una “priorità” per la segretaria di Stato statunitense Hillary Clinton e per il presidente Barack Obama.

 

Gli Stati Uniti destinano ogni anno 3.000 milioni di dollari a Israele, un impegno che, secondo Shapiro, l’amministrazione Obama continuerà a rispettare nei prossimi dieci anni “anche in tempi di difficoltà di bilancio”.

 

Parlando dell’impatto economico della relazione tra Stati Uniti e Israele, Shapiro ha dichiarato che è importante rilevare che l’assistenza statunitense in materia di sicurezza a Israele contribuisce a sostenere i posti di lavoro statunitense, poiché “l’immensa maggioranza dell’assistenza in materia di sicurezza” consiste in beni e servizi di fabbricazione statunitense. “Noi non forniamo assistenza per fare carità. Forniamo assistenza perché viene a beneficio della nostra sicurezza”, ha affermato.

 

“Appoggiamo Israele perché è nel nostro interesse nazionale farlo”, ha detto Shapiro facendo eco al recente rapporto del Washington Insitute for Near East Policy, dal titolo “Israele: un’attivo strategico per gli Stati Uniti” (http://washingtoninstitute.org/templateC04.php?CID=356). “Se Israele fosse più debole, i suoi nemici sarebbero più audaci. Ciò renderebbe più probabile un conflitto più ampio, il che sarebbe catastrofico per gli interessi statunitensi nella regione. E’ la pura forza militare di Israele a dissuadere possibili aggressori e ciò contribuisce a favorire la pace e la stabilità”.