Il mondo al contrario

citta esplosione palazzidi Gustavo Carneiro, Comitato Centrale del Partito Comunista Portoghese (PCP) | avante.pt

Traduzione di Marx21.it

In una recente intervista a Paris Match Magazine, il presidente siriano Bashar al-Assad ha posto una domanda interessante: la Siria potrebbe inviare truppe in Francia con il pretesto di combattere il terrorismo senza le autorità di quel paese?

La risposta è ovvia e la domanda sarebbe assurda se la Francia, insieme a Stati Uniti, Regno Unito e Turchia, non occupassero illegalmente il territorio siriano. Rispondiamo quindi positivamente alla sfida del leader siriano, lasciando da parte un giudizio su chi esercita il potere in ognuno di questi paesi, ma cercando di impegnarci nell’esercizio dell’immaginazione di un mondo al contrario.

Cosa succederebbe, in questo mondo immaginario, agli Stati Uniti, che è provato abbiano rafforzato il loro già favoloso arsenale di armi di distruzione generalizzata? Le sanzioni non soffocherebbero la loro economia a causa delle loro interferenze negli affari interni di altri stati? Quante incursioni aeree non avrebbero già raggiunto il loro territorio a causa della loro aggressione militare a decine di paesi? Quali missioni di osservatori internazionali non monitorerebbero le loro elezioni, note per le ripetute frodi e irregolarità?

Quante basi militari straniere sarebbero già state installate nel Regno Unito, apparentemente incapace di combattere il terrorismo nel proprio territorio, come recentemente è risultato evidente? Cosa succederebbe a Emmanuel Macron, che ha represso brutalmente le proteste popolari, provocando centinaia di feriti? E che dire di Israele, che viola ripetutamente le risoluzioni delle Nazioni Unite e occupa illegalmente il territorio palestinese? Quali città saudite sarebbero bombardate per difendere il petrolio e i diritti umani?

In un mondo al contrario, che concederebbe a qualsiasi paese ciò che oggi è potere esclusivo delle potenze imperialiste, la Russia potrebbe accerchiare gli Stati Uniti con basi militari, flotte navali e moderni sistemi di artiglieria e missili; la Libia condannerebbe a morte nel Mediterraneo migliaia di italiani in fuga da qualsiasi guerra destinata a cacciare Salvini o un altro odiato leader; Israele sarebbe permanentemente sotto tiro a causa del suo programma segreto di armi atomiche; su Google e Facebook ricadrebbero pesanti sanzioni per i loro legami con i servizi di intelligence statunitensi.

Descritto in questo modo, il panorama sembra assurdo. Ma nel nostro mondo reale tutto ciò accade, con altri protagonisti e posizionamenti. Con un’aggravante: i fatti qui immaginati per descrivere un mondo al contrario sono i pretesti che l’imperialismo utilizza abitualmente per giustificare la guerra, le aggressioni e il saccheggio e che purtroppo vengono smascherati quasi sempre troppo tardi.

Solo la lotta dei popoli consentirà di far rispettare il diritto internazionale, permettendo così di non essere lasciati in balia della volontà dell’imperialismo.