di Albano Nunes
da “Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese
Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Gli Stati Uniti, la NATO, le grandi potenze dell’Unione Europea e la stessa UE, il governo sionista di Israele, hanno inserito l’uso delle armi nucleari nella loro strategia di “sicurezza”. I falchi del Pentagono e della Casa Bianca, mentre sostengono il ricorso in primo luogo all’arma nucleare e cancellano i confini tra armi convenzionali e nucleari, attaccano e strappano importanti accordi di disarmo, dopo avere appena annunciato il loro ritiro, il 2 agosto, dal Trattato sulle forze nucleari di medio raggio (INF). Allo stesso tempo, stanno sviluppando la strategia dello scontro e indicano esplicitamente la Cina e la Russia come “avversari strategici”.
In guerra “la verità è la prima a morire”. Nessun governo può trascinare il suo popolo a uccidere e morire se non gli mente sugli obiettivi reali della guerra e non demonizza il “nemico”. Né può rimanere al potere, anche con la vittoria dei suoi eserciti, se non copre con una falsa vernice patriottica e persino umanitaria le più crudeli operazioni di rapina e oppressione. Ricordando il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagazaki del 6 e 9 agosto 1945, è inquietante notare che gli Stati Uniti non solo continuano a mentire sulle reali ragioni di un crimine così atroce, ma mentono per giustificare il successivo abbandono dei trattati sul disarmo nucleare.
Di fronte all’escalation militarista e aggressiva guidata dall’imperialismo USA che – dalla Siria al Venezuela e dai confini di Russia e Cina all’Iran – sta minacciando il mondo con una guerra di dimensioni senza precedenti, è indispensabile intensificare la lotta contro le campagne di disinformazione e manipolazione ideologica trasmesse dai media dominanti. È inquietante vedere che i settori più avventurosi dell’imperialismo, a cominciare dall’amministrazione Trump, puntano sempre più sul fascismo e sulla guerra come “via d’uscita” all’approfondimento della crisi strutturale del capitalismo, con la più imponente potenza imperialista che minaccia di ricorrere a tutti i mezzi, inclusa l’arma nucleare, per difendere un’egemonia mondiale che le sta sfuggendo.
Il pericolo di catastrofe nucleare, che per molti anni è stato contenuto dalla conquista da parte dell’URSS della parità militare strategica con gli Stati Uniti, cresce ogni giorno. Le notizie a questo proposito circolano nei media del grande capitale con spaventosa “naturalezza”. Gli Stati Uniti, la NATO, le grandi potenze dell’Unione Europea e la stessa UE, il governo sionista di Israele, hanno inserito l’uso delle armi nucleari nella loro strategia di “sicurezza”. I falchi del Pentagono e della Casa Bianca, mentre sostengono il ricorso in primo luogo all’arma nucleare e cancellano i confini tra armi convenzionali e nucleari, attaccano e strappano importanti accordi di disarmo, dopo avere appena annunciato il loro ritiro, il 2 agosto, dal Trattato sulle forze nucleari di medio raggio (INF). Allo stesso tempo, stanno sviluppando la strategia dello scontro e indicano esplicitamente la Cina e la Russia come “avversari strategici”.
La politica aggressiva dell’imperialismo, il suo arrogante disprezzo per la Carta delle Nazioni Unite e la legalità internazionale, il suo rifiuto frontale del disarmo e la sua strategia di ricatto nucleare, stanno provocando una corsa agli armamenti molto pericolosa. È necessario mettere in guardia rispetto a una situazione così grave. È necessario ricordare il mostruoso crimine perpetrato a Hiroshima e Nagasaki dagli Stati Uniti, che, non avendo esitato a ricorrere alla bomba atomica per “contenere il comunismo” e imporre la loro egemonia, oggi minacciano il mondo con una catastrofe nucleare per difenderla. E in Portogallo è necessario intensificare la lotta per il disarmo nucleare e la pace e chiedere che il governo portoghese, in conformità con la Costituzione, prenda una posizione attiva sul disarmo e firmi il Trattato sul divieto delle armi nucleari.