di Fabrizio Poggi
da https://www.lantidiplomatico.it
Il paragone che più ricorre in questi giorni, allorché gli osservatori esaminano le ipotesi di attacco in forze ucraino alle Repubbliche popolari del Donbass e della eventuale risposta russa, è quello del “08.08.'08”, quando Mikhail Saakašvili attaccò l'Ossetia meridionale, ma la sua avventura fu rintuzzata in cinque giorni dalla 58° armata russa. Tredici anni fa, l'ex presidente georgiano e poi profugo ucraino, aveva ricevuto le assicurazioni sull'appoggio yankee, che poi non arrivò; oggi, il presidente ucraino Vladimir Zelenskij, si dice forte del sostegno di Joe Biden, per “la riconquista” del Donbass.
Internazionale
Ci sarà l'attacco in forze ucraino al Donbass?
Ucraina, bomba Usa in Europa
di Manlio Dinucci
da il manifesto 13 aprile 2021
Caccia F-16 Usa, inviati dalla base di Aviano, sono impegnati in «complesse operazioni aeree» in Grecia, dove ieri è iniziata l’esercitazione Iniochos 21. Essi appartengono al 510th Fighter Squadron di stanza ad Aviano, il cui ruolo è indicato dall’emblema: il simbolo dell'atomo, con tre fulmini che colpiscono la terra, affiancato dall’aquila imperiale. Sono dunque aerei da attacco nucleare quelli impegnati dalla US Air Force in Grecia, che ha concesso nel 2020 agli Stati uniti l’uso di tutte le sue basi militari.
Vladimir Kršljanin: Il nobile combattente, Ramsey Clark (1927-2021)
di Vladimir Kršljanin
da https://milosevic.co
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
il 9 aprile è morto a New York Ramsey Clark, lo ricordiamo con le parole di Vladimir Kršljanin Segretario del Comitato Internazionale "Slobodan Milošević"
Ramsey Clark, co-presidente del Comitato Internazionale "Slobodan Milošević" si è spento ieri sera a New York a 93 anni.
Colonialismo digitale - Le multinazionali Big Tech e il Sud Globale
di Michael Kwe, ROAR Magazine
da https://www.meltingpot.org
Proponiamo la traduzione a cura di Globalproject.info di questo articolo di Michael Kwet - originalmente pubblicato da ROAR Magazine - sul dominio globale delle multinazionali dell’alta tecnologia, che mostra come - in un contesto capitalista - la digitalizzazione sia legata a un estrattivismo insostenibile e al rafforzamento di una divisione del lavoro altamente ineguale tra Nord e Sud del mondo.
Nel 2020, i miliardari si sono arricchiti a dismisura. Il patrimonio personale di Jeff Bezos è cresciuto da 113 a 184 miliardi di dollari. Elon Musk ha per poco eclissato Bezos con un aumento di patrimonio di 27 miliardi di dollari, che l’ha portato a possederne 185 miliardi. Per i capitalisti alla testa delle multinazionali Big Tech, è stato un anno da favola.
Ancora una volta, Washington salta alle conclusioni sulle schermaglie Ucraina-Russia
un articolo che rivela il dibattito interno al gruppo dirigente statunitense
di Anatol Lieven
da https://responsiblestatecraft.org
Tradotto da Marco Pondrelli per Marx21.it
La reazione iniziale dei funzionari dell'amministrazione Biden all'ultimo scontro tra le truppe ucraine e le milizie filorusse (o i soldati russi che servono come milizie) in Ucraina orientale esemplifica un modello molto pericoloso nel comportamento degli Stati Uniti e dell'Occidente: credere a qualsiasi cosa ci dica la "nostra" parte in una data crisi, automaticamente, e senza controllare i fatti.
La favola del “Genocidio” in Xinjiang
di Maria Morigi
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite Il 9 dicembre 1948 adottò, con risoluzione 260 A (III), la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio. L'articolo II della Convenzione definisce esplicitamente il genocidio nell'ambito del diritto internazionale: «Per genocidio si intende ciascuno degli atti seguenti, commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale: 1- Uccisione di membri del gruppo; 2- Lesioni gravi all'integrità fisica o mentale di membri del gruppo; 3- Imposizione di condizioni di vita intese a provocare distruzione fisica, totale o parziale del gruppo; 4- Misure miranti a impedire nascite all'interno del gruppo; 5- Trasferimento forzato di minori da un gruppo ad un altro»
Diventiamo sinceri sul "dominio" militare degli Stati Uniti
questo articolo affronta, dal punto di vista dell'esercito statunitense, la 'minaccia' della crescita cinese. Se la consapevolezza del declino degli Stati Uniti è assodata, sul come Washington reagirà il dibattito è aperto
di Collin Meisel
da https://www.defenseone
Gli strateghi americani devono abbandonare l'ipotesi che l'esercito americano sarà la forza superiore in ogni data situazione
Cina e Russia stanno guidando insieme una vera Justice League
di Andrew Korybko
da http://oneworld
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
L'America ama i suoi film di supereroi, ma la finzione si sta rapidamente trasformando in fatto, dato che Cina e Russia aspirano a guidare una Justice League nella vita reale. La serie di fumetti e il film con lo stesso nome si riferiscono a una collezione di supereroi che salvano il mondo dal male, che è essenzialmente ciò che questi paesi stanno cercando di fare. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto martedì al suo omologo russo Sergei Lavrov, durante la visita di due giorni di quest'ultimo nella Repubblica Popolare, che "dovremmo agire come garanti della giustizia negli affari internazionali".
Joe Biden recluta gli alleati
di Manlio Dinucci
da il manifesto 6 aprile 2021
Joe Biden lo aveva annunciato nel suo programma elettorale: «Mentre il presidente Trump ha abbandonato alleati e partner, e abdicato alla leadership americana, come presidente farò immediatamente passi per rinnovare le alleanze degli Stati uniti, e far sì che l’America, ancora una volta, guidi il mondo» (il manifesto, 10 novembre 2020). Promessa mantenuta.
I serbi osservano un altro anniversario di tragedia e valore
di Stephen Karganovic
da https://www.strategic
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
Mentre il 24 marzo è passato in gran parte inosservato in Occidente, dove avrebbe dovuto evocare enormi manifestazioni di vergogna e pentimento, a Mosca è stato ricordato da Maria Zakharova che lo ha giustamente definito "una macchia indelebile sulla reputazione della NATO". Quel giorno del 1999, invocando come pretesto l'urgente necessità di proteggere dalla persecuzione la minoranza albanese del Kosovo, l'alleanza NATO, sotto la guida coordinata dei principali paesi occidentali, iniziò la sua guerra lampo contro la Repubblica federale di Jugoslavia.
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