Verso una rifondazione della sinistra?

losurdo lasinistrasssente copertinadi Gabriele Repaci | da lacittafutura.it

Proprio mentre il mondo è minacciato dal dilagare di una delle peggiori crisi del capitale e dai conflitti di stampo imperialista su larga scala, l’opposizione in Occidente sembra scomparsa. Cosa è accaduto alla sinistra d’alternativa? Recensione del libro “La sinistra assente. Crisi, società dello spettacolo, guerra” di Domenico Losurdo. 

«Nessuno mente tanto quanto l’indignato»: questa frase di Friedrich Nietzsche contenuta nella sua opera Al di là del bene e del male (1886) ben riassume il moderno concetto di «terrorismo dell’indignazione», un’ideologia attraverso la quale, come spiega Domenico Losurdo nel suo ultimo libro La sinistra assente. Crisi, società dello spettacolo, guerra (Carocci, 2014), l’Occidente giustifica le moderne guerre neocoloniali condotte contro Stati rei di non favorire i suoi interessi geopolitici ed economici. Se un tempo esso faceva appello alla supremazia della razza bianca e alla sua presunta missione civilizzatrice ed, in seguito, alla lotta contro il dilagare del comunismo, adesso per motivare le proprie imprese imperialistiche dinnanzi all’opinione pubblica ricorre ad un nuovo lessico. La moderna retorica sul rispetto dei diritti umani è la foglia di fico attraverso la quale gli Stati Uniti e i loro alleati europei si concedono il diritto di calpestare la sovranità politica di quei paesi che si oppongono alla pretesa dell’odierno Impero Americano di dominare il mondo intero. Anche il modus operandi per rovesciare i regimi scomodi è cambiato radicalmente: dai pronunciamientos di generali di destra, supportati dagli industriali e dai grandi latifondisti, che hanno contraddistinto soprattutto i paesi dell’America Latina nel secolo scorso, si è passati alla tecnica delle cosiddette «rivoluzioni colorate».  

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