Montenegro amaro – L’odissea dei soldati italiani tra le Bocche di Cattaro e l’Erzegovina dal luglio 1941 all’ottobre 1943

fonte www.odradek.it

MONTENEGRO AMARO
L’odissea dei soldati italiani tra le Bocche di Cattaro e l’Erzegovina dal luglio 1941 all’ottobre 1943.
di Giacomo Scotti

Il Montenegro fu regione ribelle, zona di opposizione e resistenza all’aggressione del fascismo italiano e dell’esercito tedesco, coadiuvati dai collaborazionisti cetnici e ustascia. Le divisioni italiane – la “Taurinense” alpina e la “Venezia” di fanteria, oltre a sparsi reparti dell’“Emilia”– ebbero alcune migliaia di caduti e quasi pari furono le perdite dei partigiani jugoslavi, mentre le vittime nella popolazione, compresi vecchi, donne e bambini – morti negli incendi dei villaggi, fucilati nei rastrellamenti e deportati nei campi di concentramento in Albania e Italia – furono circa quarantamila.

Il libro, documentatissimo, è una rappresentazione viva e puntuale della guerra combattuta dalle divisioni partigiane jugoslave contro tedeschi e italiani, e restituisce le due facce della presenza armata italiana in Montenegro e dintorni: la faccia (e il ruolo) dell’invasore a partire dal 1941, e la faccia liberatrice delle migliaia di militari italiani passati a combattere con i partigiani jugoslavi dopo l’8 settembre 1943. 


La ricostruzione di scenari complessi consente di guardare da prospettive non strumentali, come quelle configuratesi nell’ultimo decennio con l’uso politico della vicenda delle foibe, né retorico-celebrative, proprie della narrazione della «epopea resistenziale», fatti ed eventi che hanno segnato i rapporti bilaterali tra Italia e Jugoslavia nell’era post-bellica della Guerra Fredda e poi in quella post-’89 dopo la caduta del muro di Berlino ed il dissolvimento della Jugoslavia.

Giacomo Scotti (Saviano 1928). Scrittore, giornalista e letterato, ha trascorso gran parte della vita in Croazia, a Fiume-Rijeka, viaggiando da un capo all’altro dell’ex Jugoslavia per circa 60 anni come giornalista. Dal 1982 si muove fra l’Italia e Balcani. Scrittore bilingue (italiano e croato), ha all’attivo circa cinquanta opere. Ha pubblicato ricerche riguardanti la lotta antifascista e di liberazione jugoslava, tra cui, con Mursia: Ventimila caduti 1970, Il battaglione degli straccioni1974, I disertori 1980, Juris, juris, all’attacco! 1986, Le aquile delleMontagne nere (con L.Viazzi) 1987, L’inutile vittoria (con L.Viazzi) 1989. E ancora: Kragujevac, la citta’ fucilata 1967, Ustascia tra il fascio e la svastica 1976, Rossa una stella (con L.Giuricin) 1971), Goli Otok, ritono all’Isola Calva 1991, Il partigiano del cielo 2004, Tre storie partigiane 2006, Il bosco dopo il mare 2009. Con Odradek ha pubblicato “BONO TALIANO”. Militari italiani in Jugoslavia dal 1941 al 1943: da occupatori a disertori ( http://www.odradek.it/Schedelibri/bonotalianob.html ) e, a sua cura, A te mia Dolores ( http://www.odradek.it/Schedelibri/Bozovic.html ) di Saša Božovic’.

Prefazione di Davide Conti

Con numerose illustrazioni

Collana Blu

ISBN 978-88-96487-25-9
pp. 420 € 26,00
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