Il Partito Comunista d’Armenia chiede un immediato cessate il fuoco nel conflitto tra Azerbaigian e Armenia!

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Traduzione di Mauro Gemma per 
Marx21.it

Questa dichiarazione, nonostante sia stata fatta prima del necessate il fuoco mediato dal Ministro degli esteri russo Lavrov, rimane uno dei documenti più interessanti prodotti sul conflitto nel Nagorno Karabakh

Domenica 27 settembre, le forze armate azerbaigiane hanno sferrato un attacco su obiettivi all’interno dell’Artsakh (l’enclave del Nagorno-Karabakh) e hanno riacceso un pericoloso conflitto che potrebbe rapidamente degenerare e mettere ulteriormente in pericolo la pace e la stabilità nella già instabile regione. 


Il Partito Comunista dell’Armenia condanna in modo deciso e inequivocabile l’assalto delle forze militari azere e dei loro sostenitori turchi, nonché la vile retorica dei loro leader politici, che è stata consapevolmente diretta contro i civili dell’Artsakh e dell’Armenia.

Gli aggressori hanno preso di mira non solo le posizioni difensive armene, ma anche le popolazioni civili e le infrastrutture. Ci sono testimonianze di numerose vittime, sia civili che militari, risultanti da questa aggressione senza freni

Siamo seriamente preoccupati per i rapporti diffusi sul reclutamento su larga scala di combattenti jihadisti mercenari nel corso degli ultimi mesi, da inviare in Azerbaigian per assistere le forze militari azere regolari nella loro pianificata invasione dell’Artsakh. Chiediamo vivamente alle Nazioni Unite di indagare a fondo su questi eventi e di sollecitare il governo turco a rinunciare a tali pratiche. Tutte queste forze mercenarie dovrebbero essere immediatamente sciolte e rimpatriate nei loro paesi di origine.

Siamo anche preoccupati per il fatto che il premier turco, il presidente Recep Tayyip Erdogan, è stato indicato quale responsabile del minaccioso sostegno del suo paese a un attacco su vasta scala alla Repubblica di Armenia con l’obiettivo di rovesciare il suo legittimo governo democraticamente eletto. Riteniamo che tali dichiarazioni di intenti violino la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Il Partito Comunista d’Armenia condanna fermamente e inequivocabilmente queste dichiarazioni provocatorie!

Il Partito Comunista d’Armenia chiede al popolo di mantenere la calma, la misura e la moderazione necessarie per garantire stabilità e ordine nelle nostre comunità. È quindi necessario che il popolo armeno si astenga da qualsiasi iper-nazionalismo impulsivo, o assecondi l’isteria etno-settaria, come risposta a questi problemi.

È nostra opinione, nelle attuali circostanze, che tutte le forze e le persone progressiste e patriottiche armene manifestino una disciplina estrema nel resistere all’aggressione in tutte le sue manifestazioni, sostenendo pienamente la statualità armena e le sue forze armate.

Il Partito Comunista d’Armenia chiede a tutte le persone amanti della pace in tutto il mondo, così come alle forze di sinistra e progressiste a livello globale, di unirsi per la pace e di condannare l’aggressione militare scatenata nei confronti della popolazione civile e indifesa di Artsakh e delle città di confine dell’Armenia. Apprezziamo gli sforzi del governo della Federazione Russa per fermare lo spargimento di sangue e realizzare un cessate il fuoco immediato, e chiediamo al presidente russo Vladimir Putin di usare la sua influenza e autorità internazionale per facilitare il movimento verso un’iniziativa internazionale allo scopo di porre fine rapidamente a questo conflitto. Chiediamo inoltre al governo della Federazione Russa di onorare la sua nobile storia di alleato di principio e di vicino dell’Armenia nelle sue ore più buie.

Il Partito Comunista d’Armenia condanna energicamente ogni intervento esterno negli affari interni dell’Armenia, il tentativo di violarne i confini e minare la stabilità del paese. Il nostro Partito chiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato che porti a negoziati per un accordo di pace permanente sotto gli auspici dell’ONU e sulla base della Carta delle Nazioni Unite.