Fermare il massacro dei Rohingyas in Birmania

pc bangladesh manifestazionedi Partito Comunista del Bangladesh
da www.solidnet.org

Traduzione di Marx21.it

Il Partito Comunista del Bangladesh condanna le atrocità commesse contro i Rohingyas e chiede un’immediata risoluzione della situazione in conformità con il diritto internazionale.

In una dichiarazione alla stampa, il presidente del Partito Comunista del Bangladesh (PCB) Mujahidul Islam Selim e il Segretario Generale Shah Alam hanno energicamente condannato l’esercito birmano che sta commettendo un genocidio, incendi indiscriminati e torture spietate contro i Rohingyas nello Stato di Arakan.

I dirigenti comunisti hanno dichiarato che i militari sferrano attacchi inumani contro i Rohingyas facendo ricorso a torture brutali. Un milione di persone si sono trovate a dover fare i conti con la peggiore delle catastrofi umanitarie. Sebbene il problema dei Rohingyas sia una questione interna alla Birmania, il Bangladesh ne è stato gravemente colpito. Migliaia di Rohingyas trovano rifugio nel Bangladesh per salvare le proprie vite. E’ dovere principale di tutti trattarli in modo umano. Ma ciò ha un impatto serio sull’economia del Bangladesh e questa situazione proseguirà anche in futuro. Allo stesso tempo, alcuni gruppi comunitaristi settari, insieme a cospiratori locali e stranieri, approfittano del problema dei Rohingyas per tentare di attuare i loro piani malvagi. Le attività funeste di queste forze del male fanno temere conseguenze ancora più gravi. Il governo birmano e il suo esercito sono i principali responsabili di questa terribile situazione.

I dirigenti del PCB hanno anche dichiarato che una soluzione permanente al problema dei  Rohingyas deve essere garantita dallo stesso governo birmano. Accettando la verità che i  Rohingyas sono cittadini a pieno titolo della Birmania e in conformità con le raccomandazioni del Comitato formato dall’ex Segretario generale dell’ONU Kofi Annan, deve essere presa un’iniziativa per risolvere la crisi. Islam Selim e Shah Alam hanno dichiarato che occorre condurre una forte iniziativa dell’ONU e mobilitare l’opinione pubblica mondiale. E hanno chiesto, a questo scopo, al governo del Bangladesh di promuovere urgentemente un’iniziativa diplomatica e tutte le altre misure necessarie. Hanno anche invitato il governo a proteggere la vita e i diritti dell’uomo dei Rohingyas e nello stesso tempo a vigilare nei confronti delle cospirazioni dei militanti dei gruppi comunitaristi che stanno seminando l’odio.

Hasan Tarique Chowdhury, Responsabile del Dipartimento Internazionale del Comitato Centrale del Partito Comunista del Bangladesh