Davanti al precipitare della situazione, il PC de la Reunion invita i lavoratori all’unità

ary yvandi Manuel Marchal

Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx 21.it

Comunicato del 9 Aprile 2016

Il Partito Comunista de la Reunion ha tenuto una conferenza stampa ieri a Saint Pierre. La moltiplicazione degli scioperi e delle manifestazioni di tutti i tipi sottolineano una situazione sociale che peggiora, constata il PCR. Mostrano una crisi che sottolinea l’assenza di soluzione in un quadro vecchio di 70 anni. Il PCR chiama i reunionesi a organizzarsi e a mobilitarsi attorno a un progetto che solo loro sono capaci di definire e di applicare.

Nel momento in cui la Reunion commemora il 70° anniversario dell’abolizione dello Statuto Coloniale, la situazione sociale è estremamente inquietante, ha ieri sostenuto il PCR in una conferenza stampa a St-Pierre tenuta da due dei suoi segretari generali: Yvan Dejean e Ary Yée Chong Tchi Kan.

Yvan Dejean è tornato innanzitutto sullo sciopero alla BTP [la confederazione delle imprese di costruzione ndt]. Lanciato mercoledì scorso, ha paralizzato un settore strategico. A fronte di un aumento del 3% dei salari chiesto dai sindacati, i padroni non hanno proposto altro che uno 0% di aumento. L’ampiezza del conflitto è eccezionale, poiché tutti i sindacati si sono mobilitati.

Delle delegazioni vanno di cantiere in cantiere per informare i lavoratori sulla situazione. Il movimento si amplifica, la tensione sale. Questo settore è anche vittima di una crisi che ha visto i suoi lavoratori passare da 24’000 a 16’000 in appena 5 anni. E le prospettive non sono incoraggianti. Mercoledì scorso, la SIDR principale locatore sociale del paese, ha presentato le sue prospettive per il 2016. Ai padroni della BTP ha annunciato che ci si dovrà accontentare di un terzo della programmazione del 105. Questa diminuzione non è isolata, nel momento in cui mancano più di 20’000 alloggi sociali a la Reunion, ha aggiunto Yvan Dejean.

Moltiplicazione degli scioperi

Alla BNP, una delle più grandi banche de la Reunion, sono in sciopero generale da una settimana. Al centro delle rivendicazioni, una migliore ripartizione dei frutti del lavoro: i salariati chiedono un aumento, le negoziazioni non concedono niente come sempre.

Nel settore della pesca, il numero di artigiani si è ridotto da 500 a 180 in pochi anni. È una diminuzione del 66%. I sopravvissuti affermano di essere nell’impossibilità di sopravvivere a lungo alla crisi. Hanno deciso di passare all’azione per non avere la stessa sorte dei coltivatori di gerani,, di tabacco, di vaniglia, ha sottolineato Yvan Dejean.

Nel settore di trasporti, lo stravolgimento degli orari senza concertazione e delle linee dei bus della rete Citalis ha provocato le proteste legittime degli utenti. Questo riguarda le persone più povere, per le quali il trasporto pubblico è il solo mezzo per spostarsi per fare la spesa, per lavorare o per cercarne uno. A Saint Denis a Sainte Suzanne, degli utenti hanno bloccato la strada per farsi ascoltare. Mercoledì mattina il quartiere di Chaudron era in stato di assedio, con le strade bloccate e con l’intervento della polizia.

I conducenti dei bus della rete Citalis hanno dato un preavviso di sciopero per ottenere un miglioramento delle loro condizioni di lavoro che non smette di peggiorare. È tutta l’organizzazione del trasporto pubblico della più grande città fuori dalla Francia che è in piena crisi. Sarebbe un errore usare la repressione per far tacere le rivendicazioni. Il PCR porta tutto il suo sostegno ai manifestanti.

Segni di peggioramento

Infine nel settore pubblico il Consiglio dipartimentale è in sciopero da giovedì e il movimento potrebbe riprendere la settimana prossima. Questa amministrazione pubblica conta più di 5000 dipendenti ed è quindi una dei più grandi datori di lavoro de la Reunion, molto avanti alla BTP o ai servizi.

Questo giovedì i sindacati della polizia hanno manifestato. Nei due casi, questi dipendenti dei servizi pubblici rivendicano delle condizioni migliori di lavoro.

Sabato, l’unione dei sindacati ha annunciato due manifestazione contro la legge El-Khomri [la riforma dello statuto del lavoro francese ndt]. Sostenitore della prima ora, il PCR ha ricordato le conseguenze di questa legge nel contesto reunionese. Facilitare i licenziamenti e ridurre la protezione della legge significa lasciare la porta aperta a tutti gli abusi. I giovani sono alla testa dei cortei. Rifiutano che il loro solo orizzonte sia la precarietà o l’esilio, ha ricordato Yvan Dejean, più della metà sono già in disoccupazione.

Questi eventi si svolgono nel momento in cui le amministrazioni pubbliche subiscono pienamente gli effetti della diminuzione dei trasferimenti di stato. Per compensare, vengono aumentate le imposte, cosa catastrofica in un paese dove circa la metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, e dove il tasso di disoccupazione si avvicina al 30%. Questi tagli sacrificano gli investimenti, cosa che aiuta un nuovo aumento della disoccupazione.

Nessuna soluzione nel quadro attuale

Il PCR ha dichiarato che la crisi porta anche violenze. Dall’inizio dell’anno 5 donne sono state ammazzate. Degli insegnanti sono stati aggrediti dagli studenti. Le armi da fuoco sono sempre più utilizzate.

“La Reunion conosce quindi un picco in una crisi sociale che non ha mai trovato una soluzione da 70 anni. In qualsiasi altro paese, i dirigenti politici si sarebbero occupati di questa questione per evitare l’esplosione sociale” afferma Yvan Dejean. Detto altrimenti, nessuna soluzione è possibile all’interno del sistema attuale. Bisogna quindi cambiare tutto.

Ary Yée Chong Tchi Ka ha evidenziato il silenzio di tutte le organizzazioni politiche, degli eletti con l’eccezione del PCR, sulle ragioni di questa crisi e sui mezzi per uscirne. Ha anche sottolineato che questa classe politica non informa la popolazione sulle decisioni che stanno per essere prese e che riguardano l’avvenire della Reunion. Silenzio sull’APE [aiuti agli universitari], quando è una minaccia mortale sugli strumenti di produzione, stessa censura per la filiera della canna quando sono più di 10 anni che il PCR ha suonato l’allarme e ha chiamato i reunionesi a organizzarsi per fare fronte alla fine delle quote sullo zucchero e alle sue conseguenze. Perché i media e la maggior parte degli eletti tengono la popolazione nell’ignoranza?

Appello al dialogo e all’unità

Le visite ministeriali si succedono, i rapporti si accumulano, il numero di parlamentari aumenta, ma la popolazione resta sempre all’oscuro, non è informata, ha affermato il segretario generale del PCR.

E quando la popolazione capisce che è ingannata, allora sono gli scoppi di violenza che discreditano ancora di più i vincitori delle elezioni. Ary Yée Chong Tchi Kan ricorda che il PCR chiede di aprire un dialogo tra reunionesi per cercare insieme i mezzi per salvare il paese. La situazione si trova alla Reunion, non sarà l’ennesima visita di un parigino o un rapporto dettato che potrà risolvere alcunché.

Questa concertazione dovrà essere per i reunionesi alla base di un progetto che essi stessi si prenderanno la responsabilità di applicare, ha detto Ary Yée Chong Tchi Kan. Che ciascuno e ciascuna pubblichi le proprie proposte globali e accetti di sottometterle alla critica pubblica. Alla fine degli scambi, sarà fatta una sintesi. La situazione è talmente deteriorata che il PCR chiama al cambiamento, a unirsi sull’essenziale.

http://www.temoignages.re/politique/actualites/devant-la-degradation-rapide-de-la-situation-le-pcr-appelle-a-l-union-des-reunionnais,85952