“E’ urgente l’azione comune dei lavoratori di tutti i paesi”

polycarpou veraIntervista a Vera Polycarpou, responsabile delle relazioni internazionali di AKEL (Partito Progressista del Popolo Lavoratore di Cipro)

da www.akel.org.cy | Traduzione di Marx21.it

“I comunisti hanno bisogno di costruire iniziativa su ciò che li unisce, lasciando da parte  ciò su cui non sono d’accordo”

La necessità di una più forte iniziativa comune dei lavoratori e dei popoli nelle difficili condizioni dell’attuale crisi capitalistica è stata rilevata da Vera Polycarpou, responsabile esteri di AKEL, in un’intervista al giornale “Haragvi”. La dirigente comunista ha fatto riferimento alle recenti conclusioni del 17° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, affermando che in partiti comunisti dovrebbero costruire iniziative sulle innumerevoli cose che li uniscono, lasciando da parte le divisioni. Vera Polycarpou ha guidato la delegazione di AKEL al 17° Incontro, ospitato dal Partito Comunista (KP) della Turchia, con la partecipazione di 58 partiti comunisti di 48 paesi del mondo.

Come giudichi il lavoro del 17° Incontro dei Partiti Comunisti e Operai?

VP: Quest’anno l’incontro si è svolto in condizioni difficili, poiché i compagni del KP si sono trovati a prepararne l’organizzazione nel mezzo di una campagna elettorale e del terrorismo di stato del governo turco, di cui tutto il mondo ha avuto testimonianza. In ogni caso, l’Incontro è stato organizzato in modo eccellente dai compagni turchi.

In merito alle conclusioni dell’Incontro, ci sono stati scambi di opinione e di esperienze dei diversi paesi a proposito delle difficili condizioni in cui si trovano i popoli e i lavoratori in questo momento, in conseguenza di interventi militari o di altro tipo e della crisi capitalistica in corso. L’Incontro ha rappresentato un forum di scambio di riflessioni, nel tentativo di ricercare i terreni di intervento comune, date le differenze di valutazione e approccio esistenti, poiché stiamo parlando di vari Partiti Comunisti che stanno lottando in paesi diversi con condizioni diverse e tradizioni diverse. Si è tentato di trovare convergenze allo scopo di promuovere iniziative comuni, e in questo senso considero positivi i risultati raggiunti. Naturalmente ancora molto occorre fare per raggiungere il livello richiesto dalla situazione, tale da permetterci di intensificare la nostra iniziativa a favore dei lavoratori e dei nostri popoli, in generale.

Gli interventi dei partiti si sono concentrati in particolare sugli sviluppi nel Medio Oriente, sulla questione dell’estremismo islamico, sul fenomeno dei migranti, sull’isteria anticomunista e le lotte sociali dei lavoratori.

Su che argomenti si è concentrato l’intervento di AKEL all’Incontro?

VP: Nell’intervento di AKEL, poiché ci trovavamo proprio in Turchia, l’enfasi è stata data al problema di Cipro nella lotta per una soluzione basata sui principi e al ruolo particolare della Turchia che non si sta muovendo nella direzione dell’evacuazione delle truppe occupanti. Abbiamo analizzato gli sviluppi riguardanti il problema di Cipro. E abbiamo espresso la nostra preoccupazione riguardo alle posizione che l’Unione Europea si sta accingendo ad assumere nei confronti della Turchia, come quella sull’accesso all’UE, per quanto riguarda la questione dei rifugiati. Abbiamo rimarcato l’occupazione turca, il tentativo di assimilare la comunità turco-cipriota mediante la colonizzazione, l’alterazione demografica delle aree occupate, e anche il tentativo di “islamizzare” i turchi ciprioti. Abbiamo anche fatto riferimento alle violazioni turche nella Zona Economica Esclusiva della Repubblica di Cipro e ai trasferimenti di acqua dalla Turchia alle zone occupate. A questo proposito è stata anche sottoscritta da 48 partiti comunisti e operai una dichiarazione di solidarietà con il popolo di Cipro.

Oltre che del problema cipriota, abbiamo parlato anche delle difficili condizioni in cui versa il popolo lavoratore in conseguenza degli attacchi dovuti alle misure di austerità mentre imperversa la crisi economica. Ci siamo concentrati sulla situazione nel Medio Oriente e sulla scalata dell’aggressione della NATO, in particolare dopo le imposizioni del Trattato di Lisbona. Siamo contro la militarizzazione delle relazioni esterne dell’UE e abbiamo illustrato la posizione di AKEL “No alla NATO a Cipro, no a Cipro nella NATO”. Abbiamo discusso della crescita del nazi-fascismo in Europa, con l’esempio dell’Ucraina dove il Partito Comunista è soggetto a persecuzioni  nei tribunali.

Abbiamo messo in rilievo la necessità di esprimere sul piano pratico la solidarietà internazionale con i popoli in lotta. Allo stesso tempo, tra l’altro, abbiamo denunciato l’ipocrisia dell’UE in merito alla questione dei rifugiati e abbiamo riferito sulla recente visita di solidarietà in Palestina ed Israele, dando corso a  una decisione del 16° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai. La proposta di AKEL di un’iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai da svolgere il 26 novembre, riguardante l’organizzazione di una giornata di solidarietà con il popolo palestinese, è stata accettata con entusiasmo. Come AKEL, abbiamo fatto notare che useremo tutti i forum e la nostra rappresentanza parlamentare nelle istituzioni regionali (ad esempio, il Parlamento Europeo, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio di Europa, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ecc.) per sostenere la solidarietà tra i popoli.

Concludendo l’intervento di AKEL, abbiamo dichiarato di sapere che esistono differenze tra i partiti, ma anche che l’essenziale sta nel fatto che sono molte le cose che ci uniscono e che abbiamo la responsabilità di costruire proprio su ciò che ci unisce.

Oltre alla mozioni di solidarietà con i popoli cipriota e palestinese, promosse da AKEL, ci sono state altre risoluzioni approvate dall’Incontro, in aggiunta alle iniziative comuni su cui si è raggiunto un accordo?

VP: L’iniziativa di AKEL sulla questione palestinese, in continuità con la menzionata visita in Palestina, è stata molto apprezzata. Per quanto riguarda le diverse dichiarazioni di solidarietà approvate all’Incontro, vanno segnalate quelle di solidarietà il popolo ucraino e contro la persecuzione del Partito Comunista di Ucraina, di solidarietà con il popolo siriano, con il popolo di Cuba socialista che richiede la fine del blocco USA, con i popoli dell’America Latina, specialmente di Venezuela, Ecuador e Brasile che stanno fronteggiando le macchinazioni che si propongono la destabilizzazione, con il popolo del Messico per quanto riguarda gli attacchi mortali contro  comunisti e sindacalisti e la scomparsa dei 43 studenti, e con il popolo della Turchia.

Inoltre, abbiamo sottoscritto una dichiarazione di solidarietà con il popolo del Libano, poiché il Partito Comunista Libanese si trova in prima linea nella lotta del movimento popolare di massa cominciato in estate e che si propone di rimpiazzare il sistema politico basato sul settarismo religioso con un sistema democratico.

E’ stata anche sottoscritta una dichiarazione comune contro gli interventi imperialisti e le basi militari nella nostra regione.

Quali contatti avete avuto a Istanbul, a margine dell’Incontro Internazionale?

VP: Abbiamo avuto incontri con diversi partiti di tutto il mondo che hanno partecipato al meeting, allo scopo di rafforzare le nostre relazioni bilaterali e scambiare valutazioni. Come AKEL, abbiamo avuto un incontro con il segretario generale del Partito Comunista, Turchia (KP), Kemal Okuyan, in cui è stata riaffermata la solidarietà dei comunisti turchi con la lotta del popolo cipriota per la liberazione e la riunificazione di Cipro. Anche i comunisti turchi hanno sottoscritto la dichiarazione di solidarietà, da noi promossa sulla questione cipriota.

“La solidarietà è l’arma dei popoli”

Hai recentemente assunto la responsabilità di Capo delle Relazioni Internazionali e dell’Ufficio per gli Affari Europei del C.C. di AKEL. Quali sono le priorità politiche del Dipartimento?

VP: Le priorità politiche dell’Ufficio sono in linea con le decisioni del 22° Congresso di AKEL. Riteniamo che si debbano raccogliere le esperienze della nostra iniziativa a Cipro, per la promozione del confronto attorno alla questione cipriota allo scopo di sottolineare e ricercare la solidarietà e il sostegno nei confronti della nostra lotta per una soluzione. Allo stesso tempo, impariamo dalle esperienze e dalle lotte di altri partiti. Ciò che sta avvenendo con il popolo lavoratore di Cipro, indipendentemente dalle specifiche caratteristiche del paese, sta avvenendo anche in altri paesi in presenza della crisi.

Stiamo cercando di approfondire le nostre attuali relazioni con un vasto gruppo di partiti,  comunisti, di sinistra e progressisti, allo scopo di rafforzare la comprensione reciproca, di contribuire alla più larga unità di azione. Per AKEL l’iniziativa di solidarietà internazionale con i popoli in lotta è molto importante, perché anche noi chiediamo manifestazioni di solidarietà con Cipro e la sua lotta. Richiediamo particolare attenzione per la nostra regione che è continuamente in fiamme.

AKEL, inoltre, ha ospitato molti incontri regionali di solidarietà a Cipro, ad esempio sulla questione palestinese. Continueremo con queste iniziative. Contribuendo alla lotta per la pace, combattiamo contro le basi militari e la presenza di eserciti stranieri nel Mediterraneo, e per creare una zona libera da armi nucleari nel Medio Oriente.