La Cina estende il Fronte Unito

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Traduzione e nota a cura di Diego Angelo Bertozzi per Marx21.it

In un articolo, pubblicato su Marx21.it, avevamo dato notizia di una recente riunione del Comitato centrale del Partito comunista cinese (“Cina: Fronte unito, egemonia e sfide alla sicurezza”) dalla quale è emersa la volontà di estendere a nuove forze sociali, prodotte dal poderoso sviluppo economico cinese, la politica del Fronte Unito. Il nostro resoconto aveva presentato questa come l’ultima tappa, in ordine temporale, dello sviluppo di una linea d’azione politica dei comunisti cinesi che risale agli inizi della lunga rivoluzione verso il socialismo e che ha svolto un ruolo centrale in diverse fasi di questo grandioso progetto (avvio della rivoluzione nazionale, resistenza all’imperialismo nipponico, costruzione della repubblica popolare). Ora, la Cina della “riforma e dell’apertura”, impegnata nella costruzione di una società prospera e tecnologicamente avanzata e nella difesa della propria sovranità e integrità territoriale, dà nuovo slancio a questa politica. Adesso vi proponiamo le brevi riflessioni – in linea con le nostre – pubblicate il 5 giugno scorso sul “Chinese Social Sciences Today” (中国社会科学报), rivista teorica legata all’Accademia cinese di Scienze sociali,  e che qui riproponiamo integralmente.

Alla conferenza di lavoro del Comitato Centrale del PCC, svoltasi a dal 18 al 20 maggio a Pechino è stato annunciato che gli studenti stranieri, figure eminenti nel settore dei nuovi media e gli imprenditori privati saranno integrati nel sistema di fronte unito del Partito comunista cinese.

La funzione principale del Fronte unito è quella di gestire i rapporti con le élite non appartenenti al Pcc. Occupando una posizione di rilievo nell’agenda politica del PCC, il fronte unito ha svolto un ruolo cruciale nella storia del partito. Durante la Guerra di resistenza contro l’aggressione giapponese, il fronte unito ha costruito cooperazione tra il PCC e il Kuomintang. Nei tempi moderni, ma ha inoltre svolto un ruolo costruttivo per favorire la riforma nazionale, l’apertura e la modernizzazione.

Sottolineare l’importanza del fronte non è solo una lezione imparata dall’esperienza storica, ma anche un’esigenza della realtà, ha detto Xie Chuntao, direttore e ricercatore Dipartimento di Storia del partito presso la Scuola centrale del Partito: “Nonostante il susseguirsi e il variare di obiettivi,  compiti e modalità di lavoro, il fronte unito riveste un’importanza crescente”.

Xie ha osservato che a causa della diversificazione della struttura economica e delle classi sociali, e le richieste di interessi sempre più complessi, c’è più che mai bisogno per il partito di prendere in considerazione una vasta gamma di interessi e costruire il consenso, rafforzare la coesione, agire con saggezza e concentrare il potere.

Han Dongxue, vice preside della scuola del marxismo alla Tsinghua University, ha detto che il Partito comunista cinese deve continuare nel lavoro di conquista di alleati in epoca attuale, per radicarsi ancora di più alla base e difendere il proprio ruolo-guida.

In una fase così critica della riforma e trasformazione, è necessario infondere nuovi elementi nel sistema attuale del Fronte unito per diminuire la resistenza nei confronti del progresso sociale e della prosperità nazionale (il “Sogno cinese” ndt), consolidare identità etniche e sociali, sostenere la leadership del Pcc e contribuire al socialismo con caratteristiche cinesi, ha aggiunto Han.

Un decennio fa, i membri degli strati sociali emergenti sono stato catalogati in sei categorie, tra cui i pionieri e tecnici delle imprese private nei settori della scienza e della tecnologia, dirigenti e tecnici delle società estere, e gli imprenditori autonomi. Tuttavia, le categorie sono state notevolmente ampliate oggi, ha detto Xie. Il lavoro del fronte unito di oggi deve adattarsi alle caratteristiche dei gruppi target che sono attivi dal punto di vista intellettuale, istruiti e seguono anche sistemi di valori diversi, ha detto Han.

Un efficace lavoro del fronte unito può mobilitare e attrarre le persone più giovani e di mezza età, che costituiscono la spina dorsale del futuro della Cina, sempre secondo Han. La loro partecipazione può consentire una migliore comprensione della filosofia politica del Pcc, l’identificazione con i valori politici del Partito e la selezione dei successori alla causa del Comitato centrale, Han ha aggiunto.