Successo della Festa del Partito Comunista Tedesco (DKP)

dkp festa 2018Articolo di “Unsere Zeit”, 14 settembre 2014, tradotto da ML per “Solidarité internationale – Vive le PCF”

da solidarite-internationale-pcf.fr

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

La Festa della Pace di “Unsere Zeit”, giornale del Partito Comunista Tedesco, ha richiamato più di 40.000 visitatori a Dortmund

Dal 7 al 9 settembre, Dortmund si è riempita di alleria. Coloro che si sono recati alla ventesima festa del nostro giornale “Unsere Zeit” (UZ) sono stati in grado di vedere molti volti di persone felici. In particolare, quello del presidente del DKP, Patrick Köbele, visibilmente soddisfatto per il successo della Festa della Pace a cui hanno partecipato più di 40.000 visitatori.

Significativamente molti di più della precedente edizione di due anni fa. Per molti è stata l’occasione per ritrovarsi. Noi comunisti e altri compagni conosciamo le lotte che stiamo attualmente conducendo insieme. Ma per coloro che sono venuti per la prima volta, le dimensioni e la diversità di una festa organizzata dal piccolo DKP sono state una sorpresa.

Oltre al bel tempo e all’afflusso di visitatori, il festival di Unsere Zeit è stato caratterizzato dall’atmosfera: una festa militante, ben organizzata, da oltre 200 compagni che hanno preso le ferie per costruire e smontare le strutture. Tutto è stato approntato, le tende, gli stand e le scenografie, per essere operativi in orario il venerdì. C’erano molti giovani impeegnati nel lavoro. Alcuni hanno assunto quest’anno per la prima volta compiti importanti. Non e’ sfuggito il fatto che venerdì sera ci fosse già molta gente alla festa di UZ, dalla scena centrale alla “piazza rossa”, in “Casa Cuba” e tra i giovani del SDAJ (l’organizzazione giovanile del DKP, NdT), da Lenin Square al punto di ritrovo dei tedeschi del nord.

Il grande momento politico della festa si è svolto sabato sul palco centrale: il meeting contro la guerra. In questa occasione, il presidente del DKP Patrick Köbele ha consegnato 26572 firme in calce alla petizione per “disarmare anziché riarmare” a Rainer Braun, uno degli iniziatori della campagna. Alle parole del ministro dell’Interno, Horst Seehofer, che ritiene che il problema dell’immigrazione sarebbe alla base di tutti gli altri problemi, ha replicato Patrick Köbele; “La guerra è la madre del problema dei migranti e la NATO ne è il padre”.

Egon Krenz (ultimo seretario della SED, il partito dirigente della RDT, NdT) e Piotr Parkhito del Partito Comunista della Federazione Russa hanno criticato lo spirito da Guerra Fredda che anima il governo federale nei confronti della Russia. Gli ospiti internazionali della Festa hanno simbolicamente manifestato sul palco centrale la loro opposizione al riarmo e alle guerre della NATO.

Un grande momento di emozione è stato vissuto con la performance di Esther Bejarano e del gruppo “La Mafia del Microfono”. La sopravvissuta di Auschwitz, all’età di 93 anni, si è esibita come rapper, suscitando l’entusiasmo dei combattenti antifascisti in questi tempi di svolta a destra della società.

La lotta contro i tagli del sistema sanitario è stato uno degli argomenti dibattuti maggiormente nel corso della Festa. Di fronte al palco centrale, centinaia di lavoratori degli ospedali universitari di Essen, Düsseldorf e Saarland si sono ritrovati per esprimere la loro solidarietà. Ad Essen e Düsseldorf, lo sciopero si era svolto solo due settimane fa. Il risultato dei negoziati è stato oggetto di accesi dibattiti anche negli stand attorno a un aperitivo o a uno spuntino.

Volti felici anche nel villaggio internazionale dove si sono incontrati i rappresentanti di 35 partiti comunisti e sindacati e di tre ambasciate da tutto il mondo. Tutti sono stati pienamente coinvolti nel Festival, intervenendo nei dibattiti, rispondendo costantemente alle sollecitazioni dei visitatori interessati alle loro opinioni.

Ovunque, progetti di intervento sono stati discussi, a livello sindacale, antifascista, nella lotta per la pace. Il segnale proveniente da questa festa e dal DKP non è certo virtuale: ci rivedremo presto … nella lotta di classe!