AKEL sulla questione cipriota

AKEL Logo1Partito Progressista dei Lavoratori di Cipro (AKEL)

solidnet.org

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

L”Ufficio Politico del Comitato Centrale di AKEL nella sua riunione ha discusso gli sviluppi sulla questione di Cipro.

I prossimi mesi saranno decisivi per l’esito dei negoziati in corso. O si riuscirà ad approssimare un accordo sulla questione della proprietà, consentendo una discussione di merito sulla questione territoriale e, successivamente, del problema della sicurezza, oppure la procedura fallirà con tutte le conseguenze negative che ne deriveranno.

AKEL resterà fermamente impegnato nell’appoggio alla procedura di negoziazione senza dare un assegno in bianco a nessuno. Dal nostro punto di vista è da escludere la continuazione della bipartizione attuale, è invece auspicabile una soluzione del problema cipriota sulla base di principi e del quadro concordato; una soluzione che liberi e riunifichi il nostro paese e il nostro popolo.

In questo momento critico, AKEL ritiene necessario riaffermare gli orientamenti di principio, noti da lunga tempo, sulla base dei quali sosterrà la sua posizione, vale a dire:

Il ritiro delle truppe di occupazione turche, l’abolizione del sistema anacronistico delle garanzie del 1960, nonché l’abolizione di qualsiasi diritto di intervento unilaterale. AKEL rifiuta una soluzione NATO per la questione della sicurezza.

Continuità della Repubblica di Cipro e sua trasformazione in una federazione bicomunitaria e bizonale con il mantenimento del suo status di membro delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea e con la permanenza nell’ambito dei trattati internazionali della Repubblica di Cipro. Il divieto di secessione costituisce una ulteriore garanzia per la continuità della Repubblica di Cipro.

Autorità centrale forte con tutte le prerogative utili a salvaguardare, tra l’altro, l’unità dello Stato, unica sovranità, unica personalità internazionale e cittadinanza specifica.

Godimento illimitato delle libertà fondamentali e dei diritti umani per tutti i cittadini ciprioti. AKEL non accetta deroghe all’acquis comunitario.

Fine della colonizzazione e rispetto del rapporto demografico 4:1 sia al momento della soluzione che per il futuro flusso di cittadini greci e turchi.

Aggiustamenti territoriali sostanziali che, tra l’altro, includano Famagosta e Morphou sotto l’amministrazione greco-cipriota.

Riduzione dei tempi al minimo sia per quanto riguarda la restituzione dei territori che il ritiro delle truppe di occupazione. I territori interessati dalle rettifiche dovranno appartenere all’unità federata greco-cipriota dal momento in cui l’accordo generale entrerà in vigore.

Forte risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e altri pertinenti impegni di tutte le parti coinvolte, al fine di garantire l’attuazione e la piena adesione alla soluzione globale.

AKEL invita tutte le forze politiche a compiere ogni sforzo per raggiungere la massima unità possibile. Lo sforzo per porre fine all’attuale status quo, pericoloso e fragile per il futuro e le prospettive del nostro paese e del popolo, è immenso ed è necessario l’impegno di tutti in questa lotta. Oggettivamente, il Presidente della Repubblica ha un ruolo di fondamentale importanza per raggiungere questa unione. Non stiamo chiedendo ai partiti politici di cambiare i rispetti orientamenti. Chiediamo il rispetto reciproco e la tolleranza reciproca in modo che tutti contribuiscano alla soluzione del problema di Cipro a modo loro.

AKEL rivolge un caro saluto al popolo di Cipro, greco-ciprioti e turco-ciprioti, e invita tutti a continuare la lotta per raggiungere una soluzione al più presto; una soluzione che ci liberi dall’occupazione e dalla divisione di fatto e che crei le condizioni per una pace duratura, la sicurezza e la cooperazione nel nostro paese.