Il ruolo centrale della donna nella ricostruzione del Partito Comunista

dolores ibc3a1rruridi Javier Parra, Segretario generale del Partito Comunista del Paese Valenciano (PCPV)

da contraofensiva.com

Traduzione di Giulia Salomoni per Marx21.it

Ringraziamo la compagna Giulia Salomoni per avere segnalato e tradotto la stimolante riflessione di Javier Parra 

“Vi chiamano “figli di Pasionaria”, come se volessero insultarmi, e non potevano farmi onore maggiore che facendomi diventare vostra madre” Dolores Ibárruri

Nel Novembre del 1989, pochi giorni dopo la morte di Dolores scriveva Manuel Vázquez Montalbán: “”Pasionaria oramai non è più un semplice soprannome, ma un vocabolo ed un significato presente in tutte le lingue della terra. I vocaboli spagnoli incorporati fino ad ora [in altre lingue n.d.t.] sono significativi: guerrigliero, disperata… passionaria. Là dove emerga una donna che lotti per qualunque causa di emancipazione sarà chiamata ora e per sempre “pasionaria”. Questo è un tipo di immortalità che non fu attribuito neanche a Unamuno”.


Se ci guardiamo intorno siamo circondati di “Pasionarias”. Donne che si spaccano l’anima fermando sfratti, affrontando le forze dell’ordine, organizzando gli studenti, organizzando i lavoratori in molti comitati di impresa, lavorando ed organizzando la resistenza nei centri sociali, in molte tribune, difendendo il loro popolo lì dove viene colpito, militando- o no- nel Partito. Tra loro si riconoscono, si organizzano, ti guardano e si guardano negli occhi da pari a pari. Tuttavia, in molte occasioni non sono stimate abbastanza da occhi prepotenti che non riconoscono -o temono- la loro capacità di organizzazione e direzione.

Sono molti i compiti che dobbiamo affrontare per ricostruire quello che abbiamo perso, per ricostruire il paese, per ricostruire il Partito. Ed in questi compiti devono svolgere un ruolo centrale le donne comuniste che lottano maggiormente in un ambiente occupato dagli uomini e lo fanno senza rassegnarsi ad essere una quota, con la doppia difficoltà di essere donna e comunista.

Non dobbiamo dimenticare mai che le donne si stanno caricando sulle proprie spalle il maggiore carico di sfruttamento e violenza in tutti i sensi. Come lavoratrici la breccia nel tasso di impiego è enorme, ma aumenta quasi fino al 30% per quello che riguarda la differenza salariale. Inoltre, come donne sopportano sulle proprie spalle il maggiore carico del lavoro familiare e lo fanno in una situazione di enorme mancanza di protezione nel momento di accedere a prestazioni per disoccupazione o pensioni. A questo si unisce la violenza maschilista frutto di un sistema patriarcale che riproduce i sua valori generazione dopo generazione attraverso il sistema educativo e l’apparato mediatico-culturale.

La realidad de la situación de la mujer, sector más explotado y desprotegido de la clase trabajadora, y ademas víctima de la cultura predominante, pone de manifiesto de nuevo la necesidad de emprender dos tareas fundamentales: organizar al Partido Comunista allí donde se produce la explotación, y e impulsar una contraofensiva frente la cultura hegemonica del capitalismo y el patriarcado.

La realtà della situazione della donna, il settore più sfruttato e meno protetto della classe lavoratrice, ed inoltre vittima della cultura predominante, evidenzia di nuovo la necessità di intraprendere due compiti fondamentali: organizzare il Partito Comunista lì dove si produce lo sfruttamento, e sviluppare una controffensiva fronte alla cultura egemonica del capitalismo ed del patriarcato.

Nella misura in cui il Partito Comunista saprà riconfigurare la sua organizzazione per integrare la  nelle proprie file la classe lavoratrice, la donna, come settore più sfruttato e cosciente della classe stessa, assumerà il ruolo principale che le corrisponde.

Pertanto, l’organizzazione del Partito Comunista per la Rivoluzione, e non unicamente per le campagne elettorali- che oltretutto si svolgono  secondo le regole e gli schemi della classe dominante – , e la battaglia culturale totale -con particolare riguardo ai mezzi di comunicazione-, sarà quello che porrà la donna nel posto di avanguardia che le compete e che anche all’interno del Partito le è  negato in troppe occasioni.

Il ruolo centrale della donna nella ricostruzione del Partito Comunista