Il Partito Comunista Portoghese e altri partiti del GUE a confronto su Euro e Unione Economica e Monetaria

pcp unionemonetaria20marzoda www.avante.pt | Traduzione di Marx21.it

Il PCP e il GUE/NGL hanno promosso, il 20 marzo, a Lisbona, un seminario sul tema “Euro e Unione Economica e Monetaria. Vincoli e rotture”

Nella riunione, presieduta da Armindo Miranda, membro della Commissione Politica del PCP, sono intervenuti i deputati al Parlamento Europeo, João Ferreira, Inês Zuber e Miguel Viegas.

In qualità di invitati, hanno preso la parola Stavros Evagorou di AKEL (Cipro), Paloma Lopez Bermejo di Sinistra Unita – Sinistra Plurale (Spagna) e David Cullinane del Sinn Fein (Irlanda) che hanno descritto la realtà nei rispettivi paesi.

In chiusura, Ângelo Alves, membro della Commissione Politica del CC del PCP, ha rilevato, come idea fondamentale che ha attraversato il seminario, il fatto che l’euro e l’Unione Economica e Monetaria si sono rivelati “non un fattore di equilibrio, di coesione, di convergenza economica, di progresso sociale, di stabilità, ma al contrario di dominio economico, creato per rispondere agli interessi del grande capitale transnazionale europeo e del direttorio delle potenze comandato dalla Germania, strumento di concertazione e rivalità inter-imperialista, creatore di squilibri, ingiustizie, disuguaglianze e di crescente instabilità ai più svariati livelli”.

“Come qui è stato ancora una volta dimostrato”, ha affermato il dirigente comunista, “le politiche e i fondamenti associati al processo di integrazione capitalista in Europa, alcuni dei quali sistematizzati e approfonditi, soprattutto sul piano della politica economica, nel progetto di Unione Economica e Monetaria, sono stati, tra gli altri aspetti, un tentativo di risposta alla crisi strutturale del capitalismo e in particolare alla caduta tendenziale del tasso di profitto, come era accaduto anche con la creazione della stessa CEE. Ma, e esattamente per questa ragione, sono stati, come la realtà sta dimostrando, allo stesso tempo, un fattore di approfondimento della stessa tendenza, il che significa che sono alla radice della situazione che stiamo vivendo”, ha sostenuto Ângelo Alves.