Il Partito Comunista di Spagna respinge il sostegno dell’Unione Europea al Piano degli Stati Uniti contro il Venezuela

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Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

Nei giorni scorsi, l’amministrazione Trump ha aumentato i suoi attacchi al governo venezuelano. La scorsa settimana ha messo una taglia sul capo del presidente Maduro e di altri alti funzionari del paese, con pretesti che contrastano il Diritto Internazionale, per poi annunciare il dispiegamento di navi e portaerei sul confine marittimo venezuelano, con l’intenzione di impedire agli aiuti di raggiungere il Venezuela.

Il culmine di queste misure di ingerenza è stato raggiunto con la pubblicazione di un “Piano di transizione” che non è altro che l’ennesimo tentativo di forzare le dimissioni di un Presidente eletto.


L’Unione Europea ha annunciato venerdì scorso, attraverso il suo alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, di sostenere questo “piano di transizione”, che viola la Costituzione venezuelana e la Carta delle Nazioni Unite. La proposta lanciata dagli Stati Uniti, inoltre, è formulata contro un paese sovrano ed è un chiaro appello al colpo di Stato.

La pressione degli Stati Uniti contro il Venezuela e in particolare questo “Piano” non sono altro che tentativi di distogliere l’attenzione dalla crisi COVID-19 che l’amministrazione Trump dovrà affrontare, dopo l’applicazione delle politiche che antepongono l’economia alla salute della società statunitense. Senza dimenticare che il prossimo 3 novembre si terranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e i sondaggi non prevedono un buon risultato per Trump. E’ una delle ragioni per cui l’attuale presidente degli Stati Uniti che cerca di migliorare queste previsioni, ha intensificato la sua politica estera di aggressione contro il Venezuela.

L’Unione europea dovrebbe avere una propria voce e non un atteggiamento servile nei confronti delle proposte golpiste e di una politica criminale, come quella del mantenimento delle sanzioni, che non sono altro che l’ennesima forma di estorsione ai danni del popolo venezuelano e che violano anche il diritto internazionale umanitario, derivante dalla Convenzione di Ginevra del 1949 e dai suoi protocolli aggiuntivi, che si riferiscono al diritto all’assistenza medica in tempi di epidemie, pandemie e conflitti armati.

L’UE dovrebbe seguire l’esempio della relatrice delle Nazioni Unite per le misure coercitive unilaterali, Alena Douhan, che ha sollecitato i governi che fanno uso di queste pratiche come parte della loro politica estera, a rimuoverle immediatamente e di conseguenza ad agire con uno spirito di cooperazione, multilateralismo e solidarietà contro il COVID-19.

Per tutti questi motivi, il PCE:

– Esprime solidarietà al governo venezuelano e al suo legittimo presidente, Nicolás Maduro.

– Condanna i continui attacchi degli Stati Uniti contro il Venezuela.

– Condanna l’atteggiamento dell’UE poiché, schierandosi dalla parte dell’esecutivo americano, sta collaborando all’appello alla realizzazione di un colpo di Stato contro un governo legittimo, espressione della volontà popolare, nel corso di elezioni.

– Chiede che l’Unione europea interrompa il suo atteggiamento servile, abbia una propria voce e invochi la revoca delle sanzioni unilaterali degli Stati Uniti imposte contro il Venezuela.

Partito Comunista di Spagna

Segreteria per le relazioni internazionali

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