Una nuova fase del processo bolivariano

rodilla tierradi Oswaldo Ramos, Segretario Nazionale per la Formazione Ideologica del Partito Comunista del Venezuela

da prensapcv.wordpress.com

Traduzione di Marx21.it

La situazione politica venezuelana ha raggiunto un nuovo livello di confronto. Non perché lo abbiano voluto le forze egemoni nel processo bolivariano, ma perché le trame golpiste – che durano dall’inizio stesso di questo processo – si sono intensificate negli ultimi mesi.

Questi piani, che comprendono azioni di violenza terroristica attraverso gruppi mercenari e fascisti,  non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati dall’imperialismo e perseguiti con la complicità servile della destra senza patria che si raggruppa principalmente nella MUD.

Attraverso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e del Comando Sud, si pianificano e dirigono questi piani, puntando a riprodurre le ricette di destabilizzazione già utilizzate con successo in altri paesi.

Il popolo venezuelano ha visto e subito l’utilizzo dei più svariati tipi di azioni golpiste, a livello della comunicazione, psicologico, economico, istituzionale e internazionale, che hanno avuto qualche successo nel momento in cui venivano implementate.

Si è dato vigore a quella corrente di opinione secondo cui in Venezuela ci si conquista spazio solo con le proteste sostenute da tutto il popolo, quando in realtà giorno dopo giorno si assottigliano i settori che le appoggiano, dal momento che sono gli stessi partecipanti a pagare le conseguenze delle proprie azioni terroristiche.

Chiarezza politica e concettuale

I settori terroristi della MUD che agiscono congiuntamente ad altri che non ne fanno parte, hanno indirizzato i loro attacchi direttamente sul fronte istituzionale, cercando di ottenere un indebolimento della governabilità e della capacità di risposta del Governo, per indebolire e demoralizzare il popolo bolivariano.

Poiché non contano su un sufficiente appoggio popolare, si sono proposti di esercitare pressione sull’economia attaccando punti di approvvigionamento e trasporto degli alimenti allo scopo di accrescerne la penuria e provocare un aumento dei prezzi e di istigare così alla partecipazione ai saccheggi che loro stessi attuano molte volte contro negozi di suppellettili, di liquori e altri servizi che non hanno nulla a che vedere con la fornitura degli alimenti.

Si dedicano ad assediare la popolazione per varie ore mobilitando gruppi mercenari, lasciando un seguito di morti, feriti, distruzioni, saccheggi, incendi e terrore, con immagini che colpiscono e spaventano l’immaginario collettivo e individuale del popolo venezuelano e dell’opinione pubblica mondiale.

Questa condotta criminale della destra fascista si spiega con la controffensiva scatenata dall’imperialismo – specialmente quello statunitense –, per recuperare il controllo politico nel nostro continente latinoamericano, e far retrocedere i progressi nel progetto di liberazione nazionale dei popoli; in tal modo, questo conflitto assume un chiaro carattere internazionale e patriottico.

La crescita dei piani golpisti – fomentati e appoggiati dall’esterno – prevede, se necessario, l’azione militare diretta da parte dell’imperialismo a favore della grande borghesia e contro gli interessi del popolo lavoratore, ragion per cui questo confronto assume un definito carattere di classe.

Per tutto ciò, si rende imprescindibile la più ampia unità patriottica e antimperialista, in particolare dei rivoluzionari, sia sul piano nazionale che su quello internazionale.

Allo stesso tempo, occorre difendere le conquiste popolari che abbiamo realizzato storicamente e nel processo bolivariano, e le manifestazioni concrete dei progressi sul piano dell’integrazione ottenuti dai popoli del nostro continente nel corso della lotta per l’indipendenza e lo sviluppo sovrano.

Inoltre, nell’ambito dell’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), occorre approfondire la lotta contro il nemico di classe, avendo chiaro che il rapporto di forze all’interno dell’ANC – da solo – non è favorevole all’approfondimento rivoluzionario del processo bolivariano, ma che, per realizzare progressi e politiche realmente a favore degli interessi del popolo, che diano risposte alle rivendicazioni e ai bisogni della gente, è richiesta la mobilitazione cosciente, organizzata e combattiva, con l’unità operaia-contadina e popolare, che avanzi proposte programmatiche rivoluzionarie.