Creato in Venezuela il Fronte popolare antimperialista e antifascista

Partito Comunista del Venezuela (PCV)
prensapcv.wordpress.com

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

Dichiarazione

La profonda crisi politica, economica e sociale in Venezuela richiede la più ampia unità delle forze rivoluzionarie e popolari per garantire una vittoria contro l’imperialismo e il fascismo.

La Repubblica Bolivariana del Venezuela è minacciata, ancora una volta, da crescenti azioni di violenza politica da parte dei settori dell’estrema destra, in esecuzione del piano di destabilizzazione ordito dall’imperialismo statunitense, allo scopo di imporre, attraverso l’uso della forza e dei ricatti, un governo al servizio della loro egemonia sul continente, smantellamento i processi di liberazione nazionale avviati in America Latina all’inizio di questo secolo, invertendo i mutamenti progressisti che hanno permesso ai lavoratori e al popolo in generale di stabilire diritti e conquiste sociali storicamente negati dai governi che hanno sempre e tassativamente risposto agli interessi della grande borghesia associata, in condizione di subordinazione all’imperialismo nordamericano.

Consci della grande responsabilità che il momento richiede, le organizzazioni Partido Comunista del Venezuela (PCV), Patria para Todos (PPT), Redes, Partido Revolucionario del Trabajo (PRT), collettivo Bravo Sur, Voces Antiimperialistas e movimento Gayones si rivolgono al popolo del Venezuela, ai rivoluzionari del mondo e ai combattenti internazionalisti per informarli di aver dato impulso a una politica unitaria per aggregare le forze in favore di una soluzione rivoluzionaria della crisi che attraversa il Venezuela, tenendo come asse centrale la maggioranza popolare, che in ultima analisi è la parte più genuina della patria.

Gli eventi che vive il mondo come conseguenza della crisi generale del capitalismo dimostrano il grado di aggravamento delle contraddizioni e del pericolo di guerre di aggressione imperialiste, espressione dell’azione disperata dei monopoli e dei loro rappresentanti nei governi che dominano il mondo.

L’imperialismo nordamericano ha compiuto importanti progressi strategici e tattici legati alla creazione di rapporti di forza favorevoli alle sue politiche, con il cambio di governo in Argentina, il colpo di stato in Honduras, i golpe parlamentari in Paraguay e Brasile, con la vittoria della destra nelle elezioni parlamentari in Venezuela, con il mantenimento delle basi militari in diversi paesi della regione, con l’incorporamento della Colombia nella NATO, ricomponendo quindi la sua posizione dominante sul continente e poter continuare l’aggressione contro i governi sovrani.

Di conseguenza, l’America Latina che ne è colpita vive una situazione complessa, che esige dai rivoluzionari analisi adeguate e azioni forti capaci di frenare l’ offensiva neoliberale, di farci uscire dal riflusso e di porci all’offensiva, spingendo il movimento popolare a prendere con fermezza la testa delle lotte sociali e politiche denunciando la corruzione, il boicottaggio imprenditoriale e dei proprietari terrieri, la violenza dello sfruttamento con la sua sequela di povertà, scarsità e fame, così come denunciare l’entreguismo [corrente politica conciliatoria, ndt] e l’estrattivismo come forme di aumento della dipendenza da una o l’altra potenza imperialista.

Come abbiamo detto, nel caso del Venezuela l’offensiva della destra più reazionaria ha raggiunto livelli di violenza, con tratti fascisti, che ambiscono a propiziare le condizioni per un intervento pianificato dal Dipartimento di Stato (USA) e dall’UE, attraverso strumenti quali l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), il Mercosur, l’Alleanza del Pacifico, con il sostegno di alcuni governi prezzolati di estrema destra della regione che agiscono come punta di lancia per l’aggressione già in corso.

E’ dimostrato che i grandi monopoli iniettano denaro e forniscono logistica ai commandos mercenari terroristi, che bloccano i finanziamenti al paese, che fanno lobby mediatica a livello mondiale, che attentano alla vita attraverso azioni terroristiche per accelerare il presentarsi delle condizioni di un intervento straniero, che viene preparato ogni giorno e che i rapaci traditori anelano.

Sappiamo che oggi si deve lottare e che il percorso verso l’autentica unità è irto di ostacoli e difficoltà, ma siamo determinati a costruirlo partendo dal riconoscimento e dal rispetto reciproci, incontrandoci nelle lotte del popolo e da lì costruire un programma per la Buona patria, perché sappiamo che il processo rivoluzionario venezuelano necessita di una leadership collettiva e popolare, che sia espressione degli sfruttati e sia sostenuta da umiltà, perseveranza, produzione e lavoro, unico modo per soddisfare le esigenze e i diritti popolari, perché la liberazione del popolo è opera del popolo stesso.

Di fronte alla pericolosa escalation terroristica che minaccia la sovranità, l’indipendenza nazionale e le conquiste del popolo lavoratore, chiamiamo a rispondere unitariamente con forza e coerenza. E’ necessario avviare senza indugi una ampia alleanza antimperialista per sconfiggere il piano terroristico e golpista. Si richiede urgentemente un’azione congiunta e il coordinamento tra le organizzazioni rivoluzionarie, le forze del movimento operaio e popolare e degli ufficiali patriottici delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB).

E’ necessario un Piano Unitario Patriottico e Popolare per sconfiggere la destra terrorista e l’imperialismo. Il contrario significherebbe agire irresponsabilmente. Il contrario, nella pratica, corrisponderebbe a una resa. Le vere e i veri rivoluzionari non si arrendono, ma combattono uniti fino alla vittoria.

Oggi che il popolo sfruttato e oppresso è minacciato dalle fauci imperialiste e da elementi fascisti che procedono nel loro obiettivo di sterminare le idee rivoluzionarie, noi lanciamo questa proposta unitaria, levando la voce per salvare i sogni e le speranze delle masse popolari che anelano una trasformazione economica, politica e sociale profonda e decisiva, e per questo invitiamo tutti i nostri fratelli di classe, che dalle loro organizzazioni sociali di base, partiti politici, associazioni, sindacati, cooperative, movimenti sociali, comuni e altre forme organizzative di lotta che il si è dato il popolo ad unirsi in maniera paritaria a questo Fronte Popolare che siamo determinati a costruire. Senza unità non ci sarà vittoria e senza vittoria non ci sarà futuro.

PCV, PPT, PRT, Redes, Bravo Sur, Voces Antiimperialistas e Gayones, con il presente documento dichiarano di essere fermamente impegnati a predisporre un ampio spazio per organizzare la mobilitazione e la lotta, con energia e coscienza di classe, per il popolo e con il popolo dare risposta alle esigenze della maggioranza mediante lo sviluppo della produzione, la sicurezza alimentare, sconfiggendo l’insicurezza e la violenza reazionaria. Per cui, apriamo le porte a chi è disposto a lottare per i diritti della maggioranza sfruttata e oppressa fino alla vittoria.

Solo la più ampia unità popolare, con all’avanguardia la classe operaia cosciente e organizzata, garantisce la difesa della patria bolivariana e un più profondo cambiamento rivoluzionario, nella prospettiva di una vera costruzione del Socialismo su basi scientifiche e conseguenti.