Unità popolare per sconfiggere la cospirazione

Appello del Partito Comunista di Bolivia | Traduzione a cura di Marx21.it

 

bolivia folla_pugniIl Partito Comunista di Bolivia si rivolge all’opinione pubblica e in particolare ai lavoratori della campagna e delle città perché siano consapevoli della veridicità delle denunce sull’esistenza di un piano cospirativo, il cui obiettivo finale è il rovesciamento del governo presieduto dal compagno Evo Morales.

 

La “difesa” del TIPNIS è un grossolano pretesto. Dal 15 agosto, quando ebbe inizio la marcia a Trinidad, il governo ha fatto di tutto per ottenere un accordo. Ma la campagna concertata dai mezzi di comunicazione, in mano alla destra, è riuscita ad imporre all’opinione pubblica un’immagine diversa dalla realtà. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il boicottaggio, da parte della direzione della marcia, della proposta di una legge (Ley Corta), con l’evidente intenzione di impedire un accordo. L’obiettivo finale è arrivare a La Paz e provocare una situazione di estrema tensione e disordine con i rischi che comporta per tutti e in particolare per la democrazia.

 

Fin dall’inizio della marcia non c’è stata volontà di dialogo, come ha dimostrato l’umiliazione inflitta al ministro Choquehuanca. Con un grande chiasso propagandistico, la feroce campagna mediatica, concertata internazionalmente, dopo i condannabili eccessi di Chacarilla, ha ingigantito senza morale i fatti, parlando di un bambino assassinato, di vari morti e persino di “massacro”. Ma non ha detto una parola dei 15 poliziotti feriti. Questo tipo di propaganda sporca ha lo scopo di conquistare gente alla causa dell’opposizione; conquistarle base sociale e presentare il Presidente Evo Morales come massacratore, genocida, antiecologista e nemico dei popoli delle terre basse.

 

Si sta dimostrando il carattere politico dei propositi del vertice indigeno della CIDOP, con il suo pubblico appello ad annullare il voto nelle elezioni per gli organi della magistratura (elecciones judiciales). Il vertice della CIDOP è al servizio dell’imperialismo, pagato per questo attraverso le ONG ed è unito alla destra nativa, camuffata dietro l’ultrasinistra.

 

La verità è che si può arrivare a intese per mezzo del dialogo e del negoziato sensato, come nel caso dell’Assemblea del Popolo Guaranì, che vengono minimizzate dai mezzi di comunicazione antigovernativi.

 

Chiediamo ai dirigenti della Centrale Operaia Boliviana e delle organizzazioni sociali, di non lasciarsi raggirare nuovamente da falsi profeti e di avere coscienza della tendenza alla violenza di coloro che approfittano della crisi politica per pescare nel torbido, in sintonia con la destra reazionaria e golpista. Invitiamo il valoroso popolo di La Paz a evitare ogni scontro che viene ricercato affannosamente da provocatori infiltrati in queste occasioni e a serrare le file in difesa delle conquiste ottenute dal processo di cambiamento e dalla lotta rivoluzionaria antioligarchica e antimperialista.

 

La Paz, ottobre 2011

Per il riscatto della Patria, avanti verso il socialismo

Commissione Politica del Partito Comunista di Bolivia