I comunisti e il risultato delle elezioni legislative in Portogallo

desousa elezioni2019Dalla dichiarazione di Jerónimo de Sousa, Segretario Generale del Partito Comunista Portoghese (PCP)

da pcp.pt

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

Le elezioni legislative in Portogallo di domenica 6 ottobre (caratterizzate da un’astensione di quasi il 50%, superiore a quella delle elezioni precedenti) hanno segnato un grande successo del Partito Socialista del primo ministro António Costa che con il 36,65% dei voti (+ 4,3% rispetto alla precedente consultazione politica) diventa la prima forza elettorale del paese, mentre la coalizione di destra (PPD/PSD a cui vanno aggiunti i voti di CDS-PPD) arretra di circa il 7%. In ogni caso, il PS resta sensibilmente al di sotto della soglia del 40% che gli avrebbe permesso di governare da solo.


A sinistra del Partito Socialista, a fronte di una perdita contenuta del Blocco di Sinistra (- 0,5%), che pure rimane il primo partito di questo schieramento con il 9,67% e con la conferma dei suoi 19 deputati, assistiamo a un serio arretramento della CDU (Coalizione Democratica Unitaria), guidata dal Partito Comunista Portoghese (- 1,81% rispetto al 2015, pur nel contesto del recupero di circa 100.000 voti rispetto alle elezioni europee del 26 maggio scorso e della conferma della sua rilevante presenza in alcune regioni del paese, con percentuali che si attestano attorno al 25%, nonché della smentita di quei pronostici che la davano prossima alla scomparsa) che raccoglie 12 deputati all’Assemblea della Repubblica, vale a dire 5 in meno della precedente legislatura.

Di scarso peso appaiono i risultati delle altre decine di formazioni presenti nella competizione elettorale (compresi alcuni insignificanti partiti sedicenti “comunisti”, il cui unico compito sembra essere solo quello di sottrarre qualche voto al PCP).

Sull’insoddisfacente risultato della CDU e delle sue possibili conseguenze si concentra l’analisi formulata dal Segretario generale del PCP, Jerónimo de Sousa, nel contesto della dichiarazione rilasciata immediatamente dopo l’annuncio dei risultati. Riservandoci di tornare più compiutamente sull’argomento, è questa parte dell’analisi del compagno de Sousa che riteniamo utile proporre ai nostri lettori, non mancando di rilevare che il Partito Comunista Portoghese si conferma (insieme ai partiti comunisti di Cipro e Grecia) una delle poche forze comuniste dell’Europa occidentale dotata di un significativo radicamento tra il popolo del proprio paese, una forza che ben difficilmente qualcuno riuscirà a cancellare dal panorama politico del Portogallo. (Marx21.it)  

I risultati delle elezioni legislative in Portogallo

(…)

Il risultato ottenuto dalla CDU – tradottosi in una riduzione della sua prestazione elettorale e del numero dei deputati eletti – è un fattore negativo per il prossimo futuro della vita del Paese.

Non si può ignorare, tuttavia, che questo risultato si ottiene nel quadro politico e ideologico che era già stato presente alle elezioni per il Parlamento europeo e che si è poi tradotto nel risultato elettorale ottenuto.

Il risultato della CDU è inseparabile da un’operazione intensa e prolungata di cui è stata bersaglio, sostenuta dalla menzogna, dalla diffamazione e dalla promozione del pregiudizio, che non si è limitata solo a frenare e a denigrare la CDU, ma ha favorito metodicamente altre forze politiche e ha amplificato elementi di distorsione e mistificazione del ruolo e dell’azione della PCP e della PEV (il partito ecologista alleato del PCP) nella vita politica nazionale dell’ultima legislatura.

Solo le dimensioni della campagna elettorale costruita con l’impegno militante degli attivisti della CDU, solo il riconoscimento evidente della loro azione e la fiducia riposta in coloro che non scendono a compromessi, solo la profonda connessione e il radicamento che le forze della CDU hanno tra i lavoratori e il popolo hanno permesso, in questo frangente, di resistere all’erosione elettorale a livelli che alcuni avevano descritto come inevitabili e di superare la potente campagna scatenata dai centri del capitale monopolistico e dagli strumenti al suo servizio.

Con questo risultato della CDU, gli interessi dei lavoratori e delle persone si indeboliscono e le prospettive per la difesa e il raggiungimento di progressi nei diritti e nelle conquiste raggiunti con l’intervento decisivo della CDU diminuiscono.

La CDU sarà, come è sempre stata, pronta a onorare gli impegni con i lavoratori e il popolo, dando forza alla loro lotta, contando sulla mobilitazione di tutti, anche di quelli che non hanno capito che sarebbe stato veramente decisivo in queste elezioni rafforzare la CDU, ma che prima o poi si renderanno conto che questa e la forza con cui potranno contare.

La CDU e le forze che la compongono saranno sempre in prima linea per contrastare l’intensificazione dei progetti di sfruttamento, con i lavoratori e il popolo per difendere i diritti con il loro intervento e la lotta contro le battute d’arresto e per contribuire a una vita migliore.

Sarà, come sempre, la lotta dei lavoratori e del popolo aad essere chiamata a prevenire battute d’arresto e a contribuire al progresso.

(…) La CDU saluta le molte migliaia di portoghesi che con il loro voto hanno dato un contributo decisivo all’azione di chiarimento e di mobilitazione per il voto.

A tutti coloro che hanno compiuto il passo di trasformare il loro sostegno e riconoscimento per il percorso di serietà e coerenza della CDU in un’espressione di voto, in particolare a tutti coloro che lo hanno fatto per la prima volta, tutti noi riaffermiamo il nostro impegno a onorare sempre la parola data, a intervenire in difesa dei lavoratori e del popolo, dei loro diritti e aspirazioni.

Tutti possono contare sul fatto che la CDU è al loro fianco nella difesa dei propri interessi e nella costruzione di una vita migliore.

La CDU saluta le migliaia di attivisti che, fianco a fianco con i candidati, hanno organizzato la campagna di chiarificazione e mobilitazione che ha contribuito a costruire il risultato del CDU. Una campagna che ha sensibilizzato i lavoratori e il popolo, preparandoli ad affrontare le molte lotte che assicureranno che non si torni indietro, a resistere ai tentativi di nuove offensive contro i diritti e a continuare la lotta per costruire un’alternativa politica, patriottica e di sinistra, che garantisca un Portogallo con un futuro.