A 100 anni dalla Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre

1917ottobreIntervento del Partito Comunista dei Lavoratori per la Pace e il Socialismo (Finlandia)

“A 100 anni dalla Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre. Il capitalismo, i monopoli e l’Unione Europea portano crisi, guerre e povertà. Il Socialismo è attuale e necessario“.

ECM 2017 – Incontro Comunista Europeo 2017

Bruxelles, 24/01/2017

Partito Comunista dei Lavoratori per la Pace e il Socialismo | ecm2017.wordpress.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

La profonda crisi del capitalismo iniziata negli Stati Uniti è dovuta alla sovraccumulazione ed alla speculazione del capitale. La depressione economica che ne è seguita ha causato danni significativi anche in Finlandia. La crisi e le politiche comunitarie di privatizzazione delle strutture fondamentali dell’economia nazionale da parte dei governi finlandesi sta portando la società finlandese alla recessione. La debolezza della classe operaia ha consentito alla borghesia ed ai capitalisti di distruggere tutte quelle conquiste sociali per le quali la classe operaia ha lottato sin dagli inizi del novecento.

Il governo di destra di Sipilä cerca di restaurare il capitalismo classico del 19º secolo. Per fare ciò, il governo conduce la contrattazione collettiva, privatizza la previdenza sociale e la sanità, medita la privatizzazione delle strade pubbliche, prevede tagli all’istruzione, aumenta la sorveglianza dei cittadini, ecc.

Il movimento sindacale guidato dai socialdemocratici e dalla sinistra ha accettato una estesa contrattazione collettiva con i datori di lavoro e il governo di destra. Questo accordo diminuisce i salari e gli stipendi, aumenta l’orario di lavoro non pagato, rifiuta il diritto alle ferie, ed aumenta la contrattazione aziendale controllata dai padroni.

Il tasso di disoccupazione è alto in Finlandia, circa mezzo milione dei componenti della forza lavoro è privo di occupazione. Le contrattazioni aziendali per le ristrutturazioni ed i licenziamenti continuano ed aumentano. Più di 100.000 persone si trovano senza lavoro già da più di un anno. I settori più vulnerabili sono quelli dei giovani e degli occupati ultra cinquantenni. Il numero delle persone in stato di povertà ammonta circa ad 1 milione. Complessivamente la popolazione della Finlandia è di circa 5,5 milioni.

I responsabili dell’attuale sottosviluppo sono il governo, i capitalisti, e nel Parlamento i partiti di destra così come i socialdemocratici e i partiti di sinistra. La principale ragione della debolezza del movimento sindacale è data dal fatto che è guidato dai leader riformisti laburisti.

Il partito comunista dei lavoratori in Finlandia sta esortando la classe operaia adf organizzarsi e riprendersi i suoi sindacati. Il tempo ha dimostrato che i lavoratori non possono affidarsi a questi leader perché questi non vogliono il potere della classe operaia. Invece di quest’ultimo, questi capi riformisti vogliono fare accordi con i capitalisti e la borghesia per pochi benefici minori.

Nel nostro partito abbiamo constatato che i giovani sono molto interessati al socialismo ed al comunismo. Il numero dei membri nel nostro partito sta crescendo in modo sostanzioso dopo molti anni. La ragione di questo è la distribuzione del nostro giornale via internet per intervenire nelle discussioni e diffondere le nostre notizie. In modo particolare la nostra pagina Facebook ha visto accresciuta la sua popolarità. Abbiamo continuato a studiare il marxismo leninismo istruendo lungo il percorso sia i vecchi che i nuovi membri.

Cosa vogliamo dire alla classe operaia finlandese? Quali sono le nostre domande?

– Il governo deve essere contrastato dai cittadini e dal movimento operaio,
– La Finlandia deve uscire dall’UE e dall’Euro,
– La Finlandia deve ritirarsi dalla NATO. Nuovi investimenti per 12 milioni di Euro in aeroplani e navi da guerra devono essere revocati. Tutti i partiti del Parlamento hanno accettato questa spesa, inclusi i socialdemocratici e il partito della sinistra.
– La Finlandia deve iniziare un programma di nazionalizzazioni per il benessere del popolo.
– Lottare per queste richieste vuol dire aprire la via al socialismo.