Un ricordo di Aldo Bernardini

Albo bernardiniPubblichiamo questo testo inviato da Giuseppe Amata per ricordare Aldo Bernardini

Ho letto stamattina l’articolo di Noberto Natali sulla scomparsa del compagno Aldo Bernardini. Pur non conoscendo tutti i riferimenti riportati nel suo articolo, condivido in pieno lo spirito dell’articolo e mi associo al dolore della moglie Ingrid che ho conosciuto, della famiglia e di tutti i compagni che lo ricordano per il suo grande contributo allo sviluppo della teoria marxista-leninista, alla lotta all’imperialismo con gesti concreti di ampia portata come la solidarietà alla Yugoslavia colpita dalle bombe della Nato e la difesa di Slobo Milosevic nel processo farsa intentato contro di lui dal Tribunale dell’Aia.


Pur facendo parte dell’Associazione Culturale Marxista a partire dal 1987 fino al suo scioglimento con la costituzione di Rifondazione Comunista (al quale ho aderito sin dalla sua fondazione), ho conosciuto personalmente Aldo Bernardini solo a partire dalla metà degli anni ‘9o e in seguito insieme a lui e con altri compagni abbiamo intrapreso delle iniziative di studio e politiche, in particolare con le riviste “La Via del Comunismo” e “Aginform”, con diversi convegni (oltre a quelli che ricorda Noberto Natali) e con la fondazione del Centro culturale Lenin Gramsci (presidente era Raffaele De Grada).

Il suo prezioso contributo si può leggere nelle relazioni presentate a questi convegni (pubblicate in specifici libri e riviste) e nelle tante pubblicazioni oltre a quelle che si riferiscono alla Sua lunga attività accademica. Soprattutto desidero citare due libri di particolare valore scientifico in riferimento al diritto internazionale:1)”La sovranità popolare violata nei processi normativi internazionali ed europei” 

(Edizione scientifica, Napoli 1997), nel quale Aldo Bernardini denuncia la violazione dell’art.11 della Costituzione italiana con l’applicazione <<forzata>> ad “organizzazioni regionali quali quelle europee” e le conseguenze si sono viste in seguito con l’intromissione militare dell’Unione Europea negli affari interni di altri paesi; 2) “Onu non deviata o Nato (e oltre): diritto o forza” (Istituto di Studi Giuridici dell’Università degli Studi di Teramo, 2002), dove si mettono in rilievo le contraddizioni giuridiche esistenti nella struttura delle Nazioni Unite e in particolare la violazione dello Statuto delle Nazioni Unite da parte di alcuni paesi (Stati Uniti e paesi europei) con la costituzione nel 1949 della Nato e soprattutto con la presenza dell’ONU a copertura degli Stati Uniti nell’aggressione nel 1950 alla Repubblica Popolare Democratica della Corea, nel 1960 del Belgio per rovesciare il legittimo governo congolese di Patrice Lumumba ed in altre iniziative militari come nella prima guerra del Golfo nel 1991, ecc.