di Thomas Fazi
Franco CFA. Fino a poco tempo fa queste due parole non avrebbero significato un granché per la maggior parte degli italiani. Oggi, invece, il termine è entrato nel dibattito pubblico anche da noi, grazie alle dichiarazioni di alcuni noti politici italiani, che hanno scatenato un’aspra crisi diplomatica tra Roma e Parigi. Dunque, chi segue la cronaca politica sa probabilmente che il franco CFA è una valuta utilizzata da una serie di paesi africani e soggetta alla tutela più o meno esplicita e più o meno disinteressata – a seconda dello schieramento del dibattito a cui si è scelto di credere – della Francia. Tuttavia per i più la questione rimane a dir poco fumosa. Vediamo dunque di fare chiarezza una volta per tutte.
Associazione Politico-Culturale Marx XXI
Franco CFA: tutto quello che avreste sempre voluto sapere e non avete mai osato chiedere
La prospettiva dell'Eurasia nei piani strategici della Russia di Putin
di Luciano Lago
da controinformazione.info
La svolta della Russia di Putin, nella sua strategia di consolidamento di un asse euroasiatico, si è manifestata con evidenza negli ultimi anni ed ha trovato il suo clou nell’ultimo vertice fra Vladimir Putin ed il premier nazionalista indiano Modi. Il Primo Ministro Narendra Modi è stato infatti l’invitato speciale del presidente russo Vladimir Putin all’Eastern Economic Forum (EEF) a Vladivostok, che si è svolto nei giorni scorsi e costituisce un passo fondamentale per realizzare la nuova visione geopolitica e per stabilire un mondo multipolare con l’India e la Cina come nucleo dei paesi partner di Mosca, questo evento è stato analizzato anche da un importante pensatore russo Alexander Dugin.
La manipolazione delle elezioni nell’Impero: analisi più ravvicinata
di Mark Epstein
L’ala Dem della Duopoly già da mesi o anni (relativamente all’arco di preparazione per le prossime presidenziali si potrebbe dire “da sempre”) ha puntato tutto, in maniera classica per quanto concerne le tattiche, retoriche e strumenti propagandistici delle due ali dell’oligarchia, sulla demonizzazione dei repubblicani ed ovviamente in particolar modo di Trump e di quei repubblicani che lo sostengono a Washington.
In realtà questa tattica della demonizzazione reciproca è una pratica decennale delle campagne elettorali imperiali, limitate intenzionalmente ed ad hoc alle due ali della Duopoly. Ma nel caso di Trump e dello ueber-complottismo legato a “Russiagate” la tattica ha senz’altro visto una personalizzazione ed una escalation piuttosto notevoli.
007 missione Nordcorea. Il mistero della stanza 39.
di Francesco Galofaro, UNITO
Come semiologo trovo affascinante la propaganda anticoreana. A differenza, ad esempio, della propaganda anticinese, non c'è nessuno sforzo di verosimiglianza nella descrizione delle gesta di Kim Jong Un.
E' costantemente descritto come il mito greco dipinge i tiranni: per esempio, Kim avrebbe gettato lo zio in pasto ai cani; allo stesso modo Creonte, tiranno di Tebe, lasciò insepolto e alla mercé dei cani il corpo del povero nipote Polinice, reo di aver tradito la patria.
La NATO araba sta prendendo forma?
Riceviamo dal compagno Enrico Vigna e volentieri pubblichiamo
a cura di Enrico Vigna - novembre 2019
Secondo molti analisti e studiosi militari internazionali, ma anche in molti quotidiani arabi, in questi ultimi mesi, sta prendendo corpo un obbiettivo da molto tempo perseguito dagli USA, e cioè la costruzione di una NATO Araba sotto la guida dell’Arabia Saudita.
Molte riunioni avvenute in quest’anno, risapute, ma i cui contenuti non sono stati resi pubblici, hanno visto la partecipazione di funzionari d’alto livello di Stati Uniti, degli Stati del Golfo e della Giordania, queste riunioni fanno capire che si sta preparando il decollo della cosiddetta “Alleanza strategica per il Medio Oriente” (MESA).
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