Pubblichiamo come contributo alla discussione sul futuro dell'amministrazione statunitense
di Sergio Rodríguez Gelfenstein
da https://alainet.org
Traduzione di Marx21.it
Nel febbraio 2009, quando era stata appena inaugurata l'amministrazione di Barack Obama, allarmato dalle campane lanciate prima dell'arrivo alla Casa Bianca di un democratico nero come paladino della democrazia, avevo scritto un articolo dal titolo “Non c'è un buon impero ”. L'arrivo del nuovo presidente è stato accolto con tamburi di vittoria anche da settori progressisti, di sinistra e democratici dell'America Latina e dei Caraibi che hanno ipotizzato che la raffinata stirpe dell'accademico di Harvard avrebbe segnato un profondo cambiamento rispetto alla brutalità e alla barbarie di George W. Bush. I risultati sono visibili. Non c'è molto da dire.
Associazione Politico-Culturale Marx XXI
Biden: illusioni di cambiamento e nulla più
In ricordo del compagno Guido Rossa
di la forza del popolo
da https://www.facebook.com
“Per una società che non sia fondata sul dominio del denaro”.
Il calendario è zeppo di giornate che rendono orgogliosi di essere comunisti e che onorano la classe operaia; tuttavia quella di oggi -ricorrenza dell’omicidio del compagno Guido Rossa, a Genova, ad opera delle BR nel 1979- ha una valenza particolare, quanto meno per chi già era militante in quei giorni lontani.
Vietnam. XIII Congresso Nazionale del Partito Comunista: novità nell'orientamento allo sviluppo
di Resumen Latinoamericano
da https://www.resumenlatinoamericano.org
traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
Il segretario generale del Partito Comunista del Vietnam (PCV) e presidente del paese, Nguyen Phu Trong, ha presentato il rapporto del Comitato Centrale sui documenti del 13° Congresso Nazionale.
Il rapporto, rilasciato all'apertura della riunione del PCV, solleva nuove questioni relative all'orientamento dello sviluppo del paese nei prossimi 10 anni.
“Il Pci era libertà e speranza di non essere solo dei servi”
di Tommaso Rodano
da il fatto quotidiano 8 febbraio 2021
Norberto Natali ricorda quella volta che guidò una delegazione della gioventù comunista – Fgci, corrente filosovietica – in visita ai fratelli maggiori di Mosca. Sorride beffardo: “Era da poco morto Breznev e noi eravamo lì per ricucire i rapporti con l’urss, sfilacciati dallo strappo di Berlinguer. Il capodelegazione era tornato a Roma due giorni prima. Ne approfittai per rilasciare una ‘ dichiarazione congiunta’ che in realtà era soltanto mia: un comunicato dei comunisti italiani contro la Nato”. Mostra un titolo di giornale e una fotografia a prova della sua impresa. “Alle Botteghe Oscure uscirono pazzi. Pensavano fosse un falso fabbricato amosca: non hanno mai saputo che era uno scherzo. Né che ero stato io”. Oggi Natali porta gli occhiali scuri: una vita di militanza gli ha fiaccato il corpo e tolto la vista. Lo spirito è intatto. È una memoria storica assoluta di Casal Bruciato, il suo quartiere, e della storia del Pci. Le due entità – la periferia e il partito – hanno vissuto a lungo in simbiosi: la sezione “Fra n c e s c o Moranino” era la chiesa laica al centro del villaggio. Poi il Pci ha abdicato, la sezione ha chiuso e l’ultima volta che l’opinione pubblica si è occupata di Casal Bruciato è stata per le proteste organizzate da CasaPound contro un alloggio popolare assegnato a una famiglia rom. Ma ci arriviamo con calma.
Biden vuole ripristinare la NATO. Macron sta cercando di andare oltre
pubblichiamo come contributo alla discussione questo interessante, anche se non del tutto condivisibile, articolo. Il confronto fra Trump e Macron prima e quello fra Biden e Macron ora prefigura una contraddizione interimperialistica fra Europa (o sarebbe più corretto Francia) e Stati Uniti? Un contributo interessante che merita di essere approfondito
di Kevin Baron
da https://www.defenseone.com
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